Casa sporca e in disordine? No Grazie! è l’e-book di Emanuele Marco Duchetta, un giovane autore e blogger italiano, appassionato da sempre di tecniche di organizzazione domestica. Questa sua passione è sfociata in una serie di pubblicazioni editoriali e in quest’ultima si sofferma, in particolar modo, sui nuclei familiari composti da bambini e ragazzi, quindi sulle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori. Inoltre, «cerca di ripercorrere le cause della disorganizzazione di tanti ragazzi, facendo riferimento alle epoche passate e al modo di pensare della società, proponendo diversi esempi». Il libro è abbastanza breve e grazie allo stile semplice e lineare si lascia leggere in pochissimo tempo e la sensazione che vi lascia è quella di volervi subito mettere al lavoro per far fruttare i preziosi consigli di Duchetta. Tra questi, abituare i bambini al rispetto dei loro spazi, spiegando come conservare i vestiti, i libri scolastici, i giochi, come apparecchiare la tavola; creare spazi adatti per gli animali domestici, preferibilmente lontani dal luogo in cui si dorme, evitando anche di farli salire sui divani, e chiudere le stanze che non vengono utilizzate. A questo tipo di consigli si aggiungono, poi, indicazioni pratiche di come organizzare la casa, i suoi spazi e gli armadi. Se si seguono queste e le altre semplici regole indicate nel libro, si potranno superare quei problemi legati alla cattiva gestione della casa. «L’incapacità di tante persone nell’organizzare casa dipendeva, soprattutto, dall’educazione impartita dalla madre che, per affetto, si sentiva in dovere di lasciare liberi i figli, sin da piccoli, e di dover fare tutto da sola, dimostrando di essere capace in questo ruolo, sperando di ricevere i complimenti per il grande amore rivolto alla casa e alla famiglia». Questo tipo di considerazione, insieme ad un’analisi molto attenda della società contemporanea, anticipano il vademecum che Duchetta ha stilato. Si tratta di un testo breve, ma significativo, che ci dimostra come certe strutturazioni, spesso, sono figlie più di una certa cultura, che tuttavia può essere benissimo superata. Per questo motivo e per tutti i consigli che Duchetta ci dà, il suo libro è consigliato non solo alle casalinghe, ma a tutti coloro che vivono in famiglia e che decidono di dare il proprio contributo per superare quella mentalità patriarcale «che ha inculcato nelle menti di tante persone la seguente concezione: la madre doveva occuparsi della casa, il padre doveva andare a lavoro e, quando tornava a casa, doveva trovare tutto perfetto». Luisa Cicconardi