Dopo mesi di lockdown e terrore per il futuro, sembra essersi accesa una speranza. I risultati sull’efficacia di due dei vaccini in sviluppo, quelli di Pfizer/Biotech e di Moderna, sono andati ben oltre le aspettative. Il vaccino di Moderna, per ora, è efficace al 94,5%, mentre quello di Pfizer/Biotech, alla fine della sperimentazione, è efficace al 95%.
Ed entrambi non hanno seri effetti collaterali, sono efficaci anche nel caso in cui si contragga comunque la malattia, in forma lieve, e sono efficaci anche sulle persone anziane. Questo, insieme alla notizia che, forse, l’immunità da Coronavirus potrebbe durare per anni, potrebbe dare una batosta decisiva alla pandemia, seppur non prima della fine del 2021.
Data l’elevata percentuale di successo del vaccini Pfizer/Biotech, oltretutto, è stata già richiesta l’autorizzazione d’emergenza per la produzione alla FDA, la Food and Drug Administration, che, in questo modo, accorcerebbe i tempi per la produzione del vaccino rendendone disponibili alcune milioni di dosi già per la fine di dicembre 2020.
Da lì in poi, il programma è chiaro: vaccinare prima medici, infermieri, chi lavora in ospedali ed RSA; poi ai soggetti a rischio e infine, verso la fine del prossimo anno, tutti dovremmo essere vaccinati. Nel giro di un anno, insomma, c’è la serie possibilità che il Covid 19 venga debellato.
Teniamo duro.
Domenico Attianese