Scongiurato il tracollo economico, ma potrebbe verificarsi un effetto “long covid” nei prossimi anni. Nessun crollo ma una battuta d’arresto rispetto alle tendenze di crescita alle quali le ONG si erano abituate in periodo pre-Covid (+19% dei bilanci sull’ultimo triennio, +21% di risorse umane attive)
Le ONG vogliono riflettere mediante la lettura dei dati dei bilanci sulle conseguenze della pandemia del Covid 19. Gli interventi sociali realizzati nelle località del mondo dove c’è bisogno di un aiuto concreto, diventano fondamentali per mantenere un equilibrio sociale e politico. È utile evidenziare che quando un anno fa Open Cooperazione pubblicava i risultati di un’indagine sugli effetti della pandemia del Covid 19 percepiti dalle ONG, gli occhi erano puntati sulla chiusura dei bilanci del 2020. Le previsioni, almeno sul piano economico, erano nere: «Il 68% delle organizzazioni prevedeva – si legge nel documento – di chiudere il bilancio in perdita (il 28% tra 0-10%, il 20% tra 10-20% e il 20% di più del 20%). I dati aggregati relativi all’anno 2020 mostrano a sorpresa un’apparente situazione in crescita, con un valore economico delle ONG italiane che per il terzo anno consecutivo supera il miliardo di euro. Dall’analisi dei bilanci delle prime cento organizzazioni che hanno inserito i dati emerge un trend in crescita del 5,8% rispetto al 2019 (+55 milioni) e del 10,2% rispetto al 2018 (+93 milioni), numeri che contraddirebbero le previsioni pessimiste del management delle organizzazioni».
Analisi del settore
Non possiamo registrare alcun crollo nel settore ma soltanto una battuta d’arresto rispetto alle tendenze di crescita alle quali le ONG erano abituate in periodo pre-Covid (+19% dei bilanci sull’ultimo triennio, +21% di risorse umane attive). Buono il bilancio delle big italiane del settore, nella classifica delle prime venti ONG italiane con un bilancio superiore ai 10 milioni, con segni positivi a prevalere. Anche in questo caso la situazione sarebbe meno positiva se si tenesse conto della doppia erogazione del 5×1000 nel 2020. La sofferenza è stata invece avvertita dalle organizzazioni medio piccole, quelle che non sono impegnate nell’aiuto umanitario, facendo maggiore fatica a differenziare la propria attività sull’Italia. È nella fascia di bilancio sotto il milione di euro che nella tabella si concentrano le caselle gialle e rosse. Una sofferenza che, secondo molti operatori, potrebbe acuirsi negli anni, una specie di effetto “long Covid” sui bilanci economici 2021 e 2022.
Francesco Fravolini