La domanda cresce ed in parte si sposta verso localizzazioni suburbane. È quanto emerge dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma – Novembre 2021. Secondo l’Istituto bolognese, l’inattesa capacità di rilancio dell’economia italiana è favorita dalle ingenti risorse associate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da una guida delle istituzioni percepita finalmente salda e credibile
È confermata la ripresa economica del settore immobiliare. A evidenziare questo trend è l’indagine realizzata dal Centro Studi Nomisma di Bologna.
“Il mercato immobiliare italiano – è quanto si legge nella Overview del Terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare dell’anno 2021 – consolida la ripresa avviata oltre un anno fa, alla prima tregua concessa dall’ondata pandemica”.
Secondo l’Istituto bolognese, l’inattesa capacità di rilancio dell’economia italiana, favorita dalle ingenti risorse associate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da una guida delle istituzioni percepita finalmente salda e credibile, ha rappresentato l’imprescindibile presupposto per riattivare la spinta all’acquisto immobiliare dettata, perlopiù, dal desiderio di miglioramento della propria condizione abitativa.
Analisi del settore
“L’entità dell’interesse alla casa risulta – secondo Nomisma – di gran lunga superiore alle attese, arrivando a coinvolgere oltre 3,3 milioni di nuclei familiari che, nonostante una situazione reddituale e patrimoniale non necessariamente florida, hanno deciso di intraprendere la ricerca di un nuovo immobile. Si tratta – precisa Nomisma – di una risposta in larga parte emotiva, che presuppone un’aspettativa di strutturalità dei cambiamenti intervenuti nell’ultimo biennio, la cui capacità di resistenza appare tutt’altro che scontata, non appena il morso del Covid-19 allenterà la sua presa”.
La reazione delle famiglie
“Il supporto del settore bancario nella finalizzazione dell’acquisto di una casa si conferma un prerequisito irrinunciabile per la maggioranza delle famiglie italiane. Come già accaduto in passato, quando l’incondizionato ricorso al credito aveva alimentato la formazione di una bolla immobiliare, anche nel 2021 a sostenere la crescente domanda è stato il sistema finanziario. Nonostante il leggero aumento del reddito lordo disponibile, il ricorso al mutuo da parte della domanda risulta in crescita, avendo raggiunto nell’ultimo anno un tasso di copertura delle compravendite del 52,5% a fronte del 51,7% registrato nel 2019”.
Francesco Fravolini