Image default
Arte & Cultura In evidenza

TRE STORIE A TINTE DARK CHE HANNO TANTO DA INSEGNARE

Come la paura e il mistero ci aiutano a vivere

Scovare nuovi libri interessanti per gli appassionati di lettura è sempre molto entusiasmante e molto spesso motivo di nuove scoperte. L’intento di questo articolo è offrire tre titoli, tre spunti di lettura, appartenenti a generi diversi, ma che in comune hanno l’essere avvolte da un velo di suspense, mistero, ambiguità, a volte paura e il fine di dimostrare una delle tante verità del mondo che ci circonda.

  • CORALINE di NEIL GAIMAN
    Coraline è un romanzo horror per ragazzi, scritto da Neil Gaiman nel 2002. Il libro narra la storia di Coraline, una ragazzina di undici anni, che si trasferisce in una nuova casa in Inghilterra con i suoi due genitori. Questi ultimi, sopraffatti dal lavoro e da una vita frenetica, non trovano mai tempo per la piccola Coraline, che si ritrova a trascorrere le giornate da sola e ad annoiarsi. Durante un pomeriggio piovoso, sotto consiglio del padre, la ragazzina, per vincere la noia, inizia a contare tutte le porte e le finestre all’interno della casa. Questo “gioco” la condurrà alla scoperta di una piccola porta murata, che scoprirà poi essere il varco verso un mondo magico che riproduce esattamente la sua casa e la sua famiglia, solo in una versione migliore, più colorata e più divertente. I suoi “nuovi genitori”, che hanno bottoni al posto degli occhi, sembrano essere gentili e disponibili con Coraline e la fanno sentire compresa. Presto, però, quello che sembra un sogno per la piccola, si dimostra essere un terribile incubo, da cui deve trovare il modo di scappare con la sua intelligenza e il suo coraggio.

    Il coraggio è proprio il tema cardine di questo libro: ai bambini viene insegnato che non bisogna mai rischiare, non bisogna mai correre il pericolo e invece Neil Gaiman, con questo libro, ci sta dimostrando il contrario. Per imparare e capire qual è la cosa giusta da fare nella vita bisogna buttarsi, far valere il proprio ingegno e mostrarsi coraggiosi. Come dice l’autore nella prefazione al romanzo: essere coraggiosi non significava affatto non avere paura. Essere coraggiosi significava proprio avere paura, molta paura, una paura da matti, e ciò nonostante fare la cosa giusta.
  • QUESTIONI OSPEDALIERE, tratto da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di DINO BUZZATIQuestioni Ospedaliere è un racconto tratto dalla raccolta La Boutique del Mistero di Dino Buzzati, scritto nel 1968. Il protagonista del racconto è un uomo che, con in braccio una ragazza in fin di vita, si aggira tra i corridoi di un ospedale cercando un dottore che possa aiutarlo. Tutti i personaggi che incontra, però, sembrano non capire la gravità della situazione e appaiano più preoccupati riguardo al come, dove e perché quest’uomo sia entrato, rispetto a che cosa sia successo alla ragazza e a che cosa fare per aiutarla.

    Quella creata da Dino Buzzati è una situazione paradossale, grottesca che, però, riflette uno dei più grandi problemi dell’esistenza umana: l’uomo non sa davvero osservare la realtà che lo circonda e sovrappone ai fatti reali una visione schematica e preformata, basata su tutto ciò che “dovrebbe essere”, piuttosto che su ciò che “realmente è”.
  • COLORADO KID, di STEPHEN KING
    Il terzo e ultimo titolo è Colorado Kid, un romanzo thriller scritto nel 2005 dal più grande maestro della paura, Stephen King. La storia è quella di Stephanie McCann, una giovane giornalista che sta svolgendo uno stage presso un piccolo quotidiano in una sperduta isola del Maine.
    Un pomeriggio, i due vecchi proprietari del giornale le raccontano la storia di Colorado Kid, un caso di morte che tutt’ora resta irrisolto.

    Con il finale a sorpresa di questo romanzo, King ci vuole dimostrare che non a tutto si può dare una risposta certa: da dove veniamo? Come siamo arrivati qui? Domande che ci tartassano da una vita a cui non sappiamo rispondere. L’autore ci sta dicendo che la vera bellezza della vita è il mistero che si cela dietro di essa: Io scrivo per scoprire che cosa penso e quello che ho trovato scrivendo questo libro è che forse, ma proprio forse, è la bellezza del mistero a consentirci di vivere sani di mente mentre pilotiamo il nostro fragile corpo nella gara di demolizione che è il nostro mondo.

Letizia Lombardi

Altri articoli