Viaggiare in treno diventa ancora più vantaggioso nel Regno Unito.
Viaggiare in treno, specialmente nel contesto di una proposta di riforma innovativa come quella del Regno Unito, non è solo una scelta responsabile a livello ambientale, ma anche un’opportunità conveniente sotto molti aspetti, sia per i viaggiatori che per l’economia di un Paese. La proposta di una “climate card” che permetta ai cittadini di viaggiare illimitatamente a una tariffa fissa è un’idea rivoluzionaria che potrebbe segnare una svolta nella mobilità sostenibile.
Un vantaggio economico tangibile
Con una tariffa mensile di circa 49 sterline (circa 58 euro), chiunque avrebbe accesso a viaggi in treno su quasi tutte le tratte del Regno Unito. Questo sarebbe un risparmio significativo per i pendolari. Attualmente, infatti, chi viaggia tra Stoke-on-Trent e Manchester paga 379 sterline al mese, mentre chi si sposta tra Liverpool e Manchester spende 260 sterline. Con la “climate card”, le famiglie e i singoli individui potrebbero risparmiare centinaia di sterline, riducendo al contempo la necessità di utilizzare l’auto. E non solo: le automobili, che mediamente costano 319 sterline al mese solo per il mantenimento, diventerebbero un’opzione meno competitiva rispetto a un sistema ferroviario efficiente e a basso costo.
Sostenibilità e riduzione delle emissioni
Oltre ai risparmi, viaggiare in treno con la “climate card” avrebbe un impatto ambientale significativo. Il settore dei trasporti rappresenta una grande fetta delle emissioni di carbonio nel Regno Unito, aggravata dalla crescente diffusione di veicoli pesanti come i SUV. L’introduzione di un abbonamento mensile per i treni potrebbe ridurre notevolmente i viaggi in auto, tagliando le emissioni di CO₂ e migliorando la qualità dell’aria nelle città.
Uno studio commissionato da Greenpeace stima che la tessera climatica potrebbe generare 122 milioni di viaggi in treno in più all’anno, con una riduzione di 40 milioni di viaggi in auto, traducendosi in 380.000 tonnellate di CO₂ in meno. Questo non solo contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi climatici del Regno Unito, ma porterebbe anche a una diminuzione dei costi per la sanità pubblica grazie a una riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Un sistema semplificato e accessibile
Il sistema tariffario attuale del Regno Unito è complesso e spesso confusionario, con circa 50 milioni di combinazioni di prezzi differenti. La proposta di una tariffa fissa mensile renderebbe il sistema molto più facile da comprendere e da gestire sia per i pendolari abituali che per i viaggiatori occasionali. Una scheda che consenta l’accesso illimitato a una rete ferroviaria più estesa potrebbe incentivare un maggior uso dei treni, non solo per gli spostamenti quotidiani ma anche per il tempo libero, sostenendo così le economie locali e regionali.
Esperienze positive in altri Paesi
La proposta britannica si ispira a modelli già implementati con successo in altri Paesi, come la Germania, dove un sistema simile ha avuto un’enorme popolarità. Dopo il successo di una tariffa mensile di 9 euro introdotta nel 2022, il governo tedesco ha stabilito un abbonamento ferroviario a tariffa fissa di 49 euro, con un sussidio annuale di 1,5 miliardi di euro. Questo ha non solo incentivato l’uso dei trasporti pubblici, ma ha anche ridotto la pressione sui sistemi stradali e contribuito agli obiettivi ambientali.
Un futuro sostenibile per il Regno Unito
Per il Regno Unito, introdurre una climate card potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nei trasporti. Attirare più persone verso il treno non solo ridurrebbe il traffico automobilistico e le emissioni, ma porterebbe anche a una crescita economica grazie a una maggiore mobilità sostenibile e a una riduzione della disparità tra le regioni. Secondo il rapporto “Fare Britannia“, questa iniziativa potrebbe anche contribuire a riequilibrare l’economia britannica, particolarmente nelle regioni del nord, dove i trasporti pubblici sono meno efficienti rispetto a Londra e al sud-est del Paese.
Viaggiare in treno con una tariffa fissa rappresenta una soluzione intelligente che unisce risparmio economico, benefici ambientali e una maggiore accessibilità ai trasporti. Chissà se un’iniziativa di questo tipo potrebbe rendere anche l’Italia un leader nella mobilità sostenibile, offrendo un futuro più verde e inclusivo?
Riccardo Pallotta©