Nel suo testamento, il faraone Tolomeo XII aveva stabilito che Roma dovesse essere la protettrice dell’Egitto e che la figlia dovesse governare insieme al fratello minore, ma la giovane riuscì a conquistare il potere assoluto.
Cleopatra VII faceva parte di una dinastia di sovrani greco macedoni con alle spalle una storia piena di luci e ombre.
I Tolomei, infatti, sono ricordati sia per aver commissionato alcuni dei più famosi monumenti dell’umanità, come la biblioteca di Alessandria d’Egitto, sia per le numerose lotte fratricide di cui sono stati protagonisti.
Lo stesso padre di Cleopatra riuscì a riconquistare il trono d’Egitto nel 55 a.C., grazie all’aiuto dei Romani e facendo successivamente giustiziare sua sorella, rea di averlo screditato durante il periodo dell’esilio.
Nel 51 a.C., quando Cleopatra aveva solo 18 anni, il padre, Tolomeo XII, morì. Nel suo testamento, depositato presso il senato di Roma, Tolomeo affidava alla Repubblica il ruolo di garante dei privilegi della dinastia e stabiliva che Cleopatra avrebbe governato insieme al fratello Tolomeo XIII di soli 10 anni.
La situazione economica lasciata dal padre, però, non rese facile le prime fasi del regno, in più si aggiunse Roma, a minacciare la sua stabilità quando, a causa della guerra civile esplosa in tutta l’area del Mediterraneo, il figlio di Pompeo costrinse Cleopatra ad appoggiare suo padre nel confronto con Giulio Cesare, riuscendo, inoltre, a ottenere cinquanta navi ed ingenti forniture di grano.
Cleopatra fu anche costretta a sopportare le interferenze di Pompeo, il giovane, anche nella politica della corte egizia, tanto che suo fratello Tolomeo XIII fu dichiarato amico del popolo di Roma e Cleopatra costretta ad andare in esilio in Siria.
Tuttavia, il fratello di Cleopatra si rivelò essere un pessimo alleato per Roma: fece uccidere Pompeo a tradimento.
Quando Cesare seppe della scomparsa del rivale, ordinò a Cleopatra e al fratello di incontrarlo; Cleopatra giocò di astuzia: sedusse Cesare, ottenendo il suo sostegno, e in seguito, acquisì pieno potere sul trono d’Egitto, dopo la morte in battaglia del fratello Tolomeo XIII e l’uccisione nel tempio di Artemide di sua sorella Arsinoe.
La nascita del figlio Cesarione poi, garantì a Cleopatra la continuità della stirpe, ma la morte di Cesare la costrinse nuovamente a lottare per la propria sopravvivenza.
Benedetta Giovannetti