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La Cina e il Vaccino per il Covid: a che punto sono?

Anche la Cina sta sviluppando il proprio vaccino contro il coronavirus, il Coronavac. Sarebbe stato strano il contrario, ma a che punto sono, visto che Moderna e Pfizer hanno, praticamente, monopolizzato i media e, probabilmente, anche la diffusione in occidente?

Il vaccino cinese contro il Covid 19 è sviluppato da Sinovac, gruppo farmaceutico cinese, ed è basato sul virus inattivato. Un vaccino “Classico”, per così dire, rispetto ai vaccini sviluppati da Moderna e Pfizer.

Stando ai primi dai, il vaccino produrrebbe una risposta immunitaria anche molto rapida, ma con un livello di anticorpi inferiore a coloro che hanno avuto il Covid 19 e sono guariti.

Questi dati provengono da risultati preliminari delle prime due fasi di test clinici su 700 pazienti e pubblicati sulla rivista “The Lancet Infectious Disaes”. Secondo uno degli autori dello studio, Zhu Gengcai, il vaccino sarebbe adatto, quantomeno, all’utilizzo in caso di emergenza, poiché:

Le nostre conclusioni dimostrano che il Coronavac è in grado di indurre una rapida risposta di anticorpi nelle quattro settimane dall’immunizzazione, con due dosi vaccino a 14 giorni di intervallo“.

Tuttavia, questi primi test non erano volti a valutare l’efficacia del vaccino, quanto la creazione stessa di una risposta immunitaria. Gli studi della fase 3, quella volta a valutare se il vaccino sarà efficace o meno, al momento in fase di test in Brasile.

Il vantaggio di questo vaccino, se si dimostrasse un’elevata efficacia, starebbe nel fatto che potrebbe essere conservato ad una temperatura che va dai 2 agli 8 gradi, quindi anche in un normale frigorifero, a differenza dei vaccini di Pfizer e Moderna. Ma, per questo, non ci resta che attendere i risultati dei test clinici della fase 3.

Domenico Attianese

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