Recapitata una lettera dove i funzionari si dicono sorpresi e rattristati.
“Centinaia di funzionari UE attaccano la Von der Leyen per il sostegno incondizionato a Israele”. Così titola la rivista EU News. Vediamo di approfondire cosa è successo. “In oltre 800 firmano una lettera – continua EU News – “rattristati” per le “posizioni infelici” prese dalla presidente della Commissione europea a nome dell’istituzione intera nella guerra in Medio Oriente. Nel testo si invoca l’appello per il ‘Cessate il fuoco’ e la protezione della vita dei civili, nonchè la denuncia dei “due pesi e due misure”. Menzionate le posizioni assunte verso l’Ucraina, il popolo dei palestinesi e dall’altro il sostegno incondizionato ad Israele.
La von der Leyen viene quindi messa “con le spalle al muro” dai suoi stessi funzionari. La lettera recapitata alla presidente dell’esecutivo comunitario, è stata visionata da EU News. Secondo fonti, di cui fa menzione la citata rivista, i funzionari firmatari sarebbero oltre 800 con sede a Bruxelles o in delegazioni all’estero. Gli stessi si sono detti “sorpresi” dalle “recenti azioni e posizioni prese da von der Leyen a nome dell’istituzione intera. Posizioni che sembrano “dare mano libera all’accelerazione e alla legittimità di un crimine di guerra nella Striscia di Gaza”. Dopo che “la tragedia palestinese va avanti da decenni in totale impunità”. Due pesi e due misure che lasciano, a dir poco, molto perplessi.
Una posizione, quella ostentata con fermezza da von der Leyen che, citando testualmente, non ha niente a che vedere con i “principi fondatori, la pace, la giustizia e i diritti umani” alla base del progetto europeo: “Saremmo stati orgogliosi – scrivono i funzionari – se l’Unione europea, faro della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto, nonché premio Nobel per la pace nel 2012, avesse chiesto la cessazione immediata delle ostilità e della violenza indiscriminata contro i civili”. O altrimenti se “avesse utilizzato tutti i mezzi diplomatici a sua disposizione per avviare un dialogo tra le parti per il ritorno a casa sani e salvi degli ostaggi israeliani e internazionali e per la revoca dell’assedio di Gaza”. Una voce sicuramente minoritaria quella espressa dalle centinaia di funzionari firmatari ma, al contempo, “indice di un malessere che a Bruxelles si percepisce da giorni rispetto alla linea presa dalla von der Leyen” chiosa EU News. Per prendere visione della fonte integralmente si rimanda al presente link e anche all’Ansa europea di cui al link.
Di Maria Teresa Biscarini