Consigli e ricette

Non soltanto ricette, ma tutto ciò che le rende tali: esperienza, passione, perfezione. Tutto ha un perché e niente è lasciato al caso.

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Featured Insalata di carote e arance

Benedetta Giovannetti

Un’insalata gustosa e colorata, un contorno sano e sfizioso, adatto a questa stagione, che si prepara in pochi minuti, servita con una salsa allo yogurt che ha un sapore leggermente acidulo esalta ancora di più la sua freschezza. Oltre che come contorno può essere un valido antipasto in una cena vegetariana. Ovviamente oltre alle arance ci sono tanti agrumi con cui vi potete sbizzarrire dal pompelmo al mandarino c’è un’ampia scelta con cui sperimentare.

Ingredienti per quattro porzioni:

  • 4 arance non trattate
  • 3 carote grosse
  • 60 grammi di pistacchi sgusciati tostati e non salati
  • 5 cucchiai di yogurt greco al naturale
  • 1 cucchiaino di semi di cumino
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe

Iniziate per prima cosa dalla salsa che accompagnerà l’insalata quindi lavate e asciugate le arance e grattugiatene finemente la buccia stando attenti a non intaccare la parte bianca e unitela allo yogurt, poi fate tostare i semi di cumino e unite anche questi allo yogurt insieme ad un pizzico di sale e mescolate bene.

Pelate le arance al vivo e tagliatele a fette raccogliendo il succo e unitene quattro cucchiai alla salsa ed emulsionate bene.

Pelate le carote affettatele con una mandolina e disponetele su un piatto largo, poi posatevi sopra le fettine di arance, condite con un pizzico di olio sale e pepe, cospargete con i pistacchi tritati e servite con la salsa di yogurti al cumino.

Benedetta Giovannetti

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Featured Polpettine di quinoa e cime di rapa con maionese piccante

Benedetta Giovannetti

Una variante vegetariana delle classiche polpettine di carne adatte sia ai vegetariani sia a chi non ama consumare moltissima carne. Un secondo piatto sfizioso che accompagnato con la maionese piccante risulterà ancora più gustoso e appetitoso.

Ingredienti per quattro persone:

  • 100 grammi di quinoa
  • 70 grammi di cime di rapa
  • 1 cipollotto
  • 100 grammi di robiola
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 uovo
  • 50 grammi di pangrattato
  • 40 grammi di parmigiano reggiano
  • Olio di oliva
  • 4 cucchiai di maionese
  • 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • Peperoncino in fiocchi
  • Sale
  • Pepe

Lavate le cime di rapa e ponetele in una capiente padella con l’olio insaporito dallo spicchio di aglio.

Salate e chiudete con il coperchio fino a quando non sono diventate morbide, poi rimuovete il coperchio e fate asciugare.

Spegnete e fate raffreddare.

Sciacquate la quinoa sotto l’acqua e poi lessatela seguendo le indicazioni che troverete sulla confezione.

Raffreddate con acqua fredda corrente, scolatela e trasferitela in una ciotola insieme alle cime di rapa cotte e tagliuzzate, il cipollotto tritato, l’uovo, il parmigiano, la robiola, il sale e il pepe.

Impastate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo, se fosse troppo umido aggiungete del pangrattato.

Lasciate risposare per 10 minuti.

Nel frattempo preparate la salsa di accompagnamento mescolando la maionese, il concentrato di pomodoro e il peperoncino a piacere.

Poi riprendete il composto e con le mani formate delle polpettine della dimensione desiderata, passatele nel pangrattato e cuocetele in una padella con olio di oliva fino a quando saranno dorate.

Scolatele e servitele con la maionese piccante.

Benedetta Giovannetti

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Featured DRINK: TRIS VINCENTE

Carlo Dutto

Ispirato al film ‘Febbre da Cavallo’ di Steno, 1976

BARTENDER: Luca Romano, bartender del 1000 Misture di Casarano (Lecce), già finalista del Premio Strega Mixology 2019

INGREDIENTI:

50 ml Gin Del Professore Monsieur
10 ml liquore al finocchio
20 ml sciroppo di zucchero
1,25 ml acido citrico
Fill di acqua tonica

Bicchiere: Collins
Garnish: lime disidratato


PREPARAZIONE:
Il drink si prepara con la tecnica build. Versare lo sciroppo di zucchero in un bicchiere Collins precedentemente raffreddato, aggiungere l’acido citrico e sciogliere bene. Versare quindi il liquore al finocchio e il Gin Del Professore Monsieur. Aggiungere il ghiaccio a cubetti, completare con l’acqua tonica, mescolare delicatamente e decorare con lime disidratato. 

ISPIRAZIONE:
Un film, Febbre da Cavallo, che continua a ispirare i migliori bartender italiani, grazie alle avventure di tre amici con il vizio delle scommesse ippiche. Il drink ha come ingredienti lo sciroppo di zucchero, che simboleggia la dolcezza e pazienza di Gabriella, la fidanzata di uno dei tre, Mandrake, interpretato dal compianto Gigi Proietti. Questa, stanca delle continue mancanze del compagno, chiede consiglio a una cartomante, che la induce a giocare una tris. L’acido citrico utilizzato per il cocktail simboleggia invece i creditori, che da tempo aspettano sotto casa di Pomata – Enrico Montesano per riscuotere, mentre l’utilizzo dell’acqua tonica indica il rischio della giocata, ma al tempo stesso quel sapore amaro del tornare a casa sempre a mani vuote. Ma il drink si caratterizza soprattutto per il gusto e il sapore del Gin Del Professore Monsieur, che simboleggia il personaggio di Mandrake, che sembra così deciso a seguire i consigli della compagna e da signore giocare la tris, pur sapendo di quali cavalli si parlava. Il Gin Del Professore è prodotto dalla distilleria Quaglia su ricetta dei ‘ragazzi’ del The Jerry Thomas Speakeasy, con il metodo della ‘della vasca da bagno’. Un metodo risalente all’epoca del Proibizionismo, in cui era sufficiente un recipiente, anche una vasca da bagno, per miscelare in infusione a freddo l’alcol e le varie erbe, spezie e bucce di agrumi, in modo da far assorbire tutti profumi, i colori e le proprietà delle botaniche. La produzione è totalmente artigianale ed è quindi a tiratura limitata. Come riferisce il nome, è un prodotto maschile, incentrato fortemente sulla nota del ginepro, sia al naso, con un profilo speziato scuro di pepe nero e note balsamiche, sia all’assaggio, con un gusto secco, deciso e importante, per i veri amanti del genere.

Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail, in collaborazione con la Guida BlueBlazer ai Migliori cocktail Bar d’Italia

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Featured Crema di cavolfiore

Benedetta Giovannetti

Il cavolfiore ha un sapore che non a tutti può piacere ma questa variante in crema mette alla luce il suo sapore delicato e lo rende gustoso e appetibile anche ai più difficili, è una ricetta che si può applicare ad altre verdure tipo broccoli o altro, il risultato è veramente sorprendente.

Ingredienti per quattro persone:

  • 1 cavolfiore
  • 1 cipollotto
  • 1 costa di sedano
  • 1 patata piccola
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • 3 cucchiai da tavola di parmigiano reggiano
  • Sale 1.b.
  • Pepe nero q.b.

Per prima cosa affettare il cipollotto dopo averlo ripulito bene dagli scarti, e fatelo rosolare in una pentola a fondo spesso con una buona dose di olio extravergine di oliva.

Togliete le fibre più esterne dalla costa di sedano poi affettatelo abbastanza finemente e unitelo alla pentola.

Sbucciate e tagliate a tocchetti la patata che poi unirete al sedano e al cipollotto.

Mentre le verdure rosolano eliminate le foglie del cavolfiore ed il gambo e tagliatelo a pezzi.

Aggiungetelo alla pentola e mescolate bene, salate e pepate e aggiungete l’acqua fino a coprire completamente tutti gli ingredienti.

Dopo circa 20 minuti a seconda di quanto avete fatto piccoli i pezzi e in base al grado di cottura che desiderate trasferite il cavolfiore e le altre verdure in un bicchiere del frullatore a immersione insieme ad un po’ di acqua di cottura.

Aggiungete della panna liquida e del parmigiano e frullate tutto fino ad ottenere una purea liscia e vellutata.

Servite accompagnato con dei crostini di pane.  

Benedetta Giovannetti

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Featured Giro del mondo con i migliori spiriti e distillati: Kentucky, USA

Carlo Dutto

JIM BEAM BOURBON, WHISKEY DEL KENTUCKY DAL 1795

Il bourbon whiskey per eccellenza, il Jim Beam del Kentucky, festeggia oltre 200 anni di produzione. La storia della famiglia Beam prende vita infatti a Clermont, nel 1795, per mano di Jacob Beam, un agricoltore che lavorava in un mulino e che elaborò la ricetta e il processo di distillazione. Da allora l’eredità è passata attraverso sette generazioni: Jacob, David, Jeremiah e Fred hanno affrontato e superato la Grande Depressione, due guerre e gli anni del Proibizionismo.

American Stillhouse Jim Beam

Ad oggi, è la dinastia più longeva di sempre nel mondo dei bourbon. Il loro Jim Beam White è il fiore all’occhiello della famiglia. Servirlo nel bicchiere è un ritorno al passato, con tutto il gusto di oggi. Invecchiato per almeno 4 anni, come da tradizione, Jim Beam White, da aprile 2020 distribuito in Italia da Stock Spirits, nasce dalla distillazione a bassa temperatura di un mix di cereali: granoturco, segale e orzo riempiono l’aroma dolce che svela sentori di vaniglia e fieno falciato, frutta secca, miele ed erbe aromatiche. In una doppia e lenta fermentazione, prende vita una miscela di straordinaria qualità, Sour Mash (mosto aspro), che si presenta con un gusto pieno e morbido, con note di rovere tostato e crema pasticceria, per lasciare un piacevole ricordo di resina al palato.

NOTE DI DEGUSTAZIONE:Aroma: dolce
Gusto: corposo e morbido
Colore: ambrato
Formato: 70 cl / 1 lt
Volume: 40%
Prezzo medio al pubblico: 11 euro

Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail, in collaborazione con la Guida BlueBlazer ai Migliori cocktail Bar d’Italia

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Featured Risotto rosa con ceci e rosmarino

Benedetta Giovannetti

Una variante di risotto semplice e gustoso, un riso colorato che mette allegria e che è allo stesso tempo un pratico piatto unico visto che sono presenti anche fonti di proteine quali i ceci e la pancetta. Ideale per questa stagione a volte così grigia e fredda.

Ingredienti per sei persone:

  • 200 grammi di ceci secchi o 250 grammi di quelli in scatola
  • 1,5 litri di brodo vegetale biologico
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 120 grammi di pancetta affumicata
  • 4 pomodori pelati
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 400 grammi di riso
  • Sale
  • pepe

Tenete i ceci a bagno in acqua fredda per 12 ore poi sciacquateli e scolateli o se avete quelli in scatola sciacquateli dal loro liquido.

Fateli cuocere nel brodo con uno spicchio di aglio e il rametto di rosmarino.

Tagliate a dadini la pancetta o se avete quella già tagliata va bene lo stesso e fatela rosolare rapidamente nell’olio con l’altro spicchio che getterete quando si sarà scurito.

Aggiungete i pomodori pelati, i ceci col liquido di cottura, il rosmarino e fate bollire.

Versateci dentro il riso, gettate il rosmarino, salate e fate cuocere per circa 25 minuti.

Servite con una macinata di pepe fresco e buon appetito.  

Benedetta Giovannetti

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Featured Avocado toast all’uovo

Benedetta Giovannetti

Il toast di avocado è un tipo di sandwich aperto composto da pane tostato con il purè di avocado sale pepe nero e succo di agrumi a cui si aggiungono ingredienti che ne esaltano il sapore tipo olio di oliva, hummus, feta, dukkah, pomodoro salmone e molti altri condimenti. Questa è la ricetta con le uova che potete cuocere in camicia oppure farle barzotte a seconda di come preferite la consistenza del tuorlo.

Ingredienti per 4 porzioni

  • 2 avocado maturi
  • 1 limone
  • Olio extravergine di oliva
  • Pepe nero
  • 6 uova
  • 1 cipolla
  • 8 fette di pane rustico
  • sale

Per prima sbucciate l’avocado, rimuovete l’osso e raccogliete la polpa in una ciotola, schiacciatelo unendo il succo di mezzo limone, un pizzico di sale una spruzzata di pepe nero.

Aggiungete un filo di olio e smettete di schiacciare quando avete ottenuto una pasta densa.

Grigliate le fette di pane su entrambi i lati.

Nel frattempo preparate l’uovo in camicia, portando in un pentolino l’acqua a bollore, salatela e rompete l’uovo in un piattino. Formate un vortice con la forchetta aggiungete un uovo alla volta e lasciatelo cuocere per 3 minuti, poi toglietelo con la schiumarola.

Affettate la cipolla a rondelle e grigliatela, poi componete il toast mettendo su ogni fetta un po’ di crema di avocado, poi proseguite con gli anelli di cipolla grigliata e l’uovo in camicia.

Servite i toast quando il pane è ancora caldo.

Importante per questa ricetta è che l’avocado sia maturo ed è da considerare tale quando risulta leggermente morbido al tatto.

Per quanto riguarda il pane in alternativa a quello bianco o come seconda variante potrete usare pane integrale o arricchito da semi oleosi e fiocchi di cereali.

Benedetta Giovannetti

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Featured DRINK: GAROTA DE IPANEMA

Carlo Dutto

BARTENDER: Sabina Yausheva

INGREDIENTI
4,5 cl cachaça 
3 cl limone
2,5 cl sciroppo d’ananas
1,5 cl blue curaçao
1 cl albume
top Pure Tonic Cortese

Bicchiere: Collins

PREPARAZIONE:
Versare tutti gli ingredienti in uno shaker con del ghiaccio, esclusa la Pure Tonic Cortese. Shakerare bene per far montare l’albume di montare e versare, filtrando il tutto, all’interno di un bicchiere Collins colmo di ghiaccio. Per finire, versare delicatamente la tonica Cortese e miscelare dolcemente con un bar spoon.

IL DRINK:
Un drink che si ispira alla celebre canzone di Antonio Carlos ‘Tom’ Jobim e Vinicius de Moraes e alle sue poetiche liriche ‘Guarda quanta bellezza, colma di grazia: è la ragazza che passa ancheggiando dolcemente verso il mare’… Note e parole che catapultano chi beve questo drink, della bartender Sabina Yausheva, in quella terra seducente e piena di vita che è il Brasile. Il tutto a base di cachaça, distillato del succo di canna da zucchero e Pure Tonic Cortese, prodotta in Italia da Bevande Futuriste, tonica naturale che contiene solo acqua, sali minerali, zucchero e autentico chinino naturale. Immaginando i piedi nella sabbia, sdraiati sotto l’ombra di una palma, travolti e sedotti dalla musicalità del portoghese, la pelle scaldata dal sole, il drink in mano e, davanti, lo splendido panorama che solo Rio de Janeiro può regalare. Un inno al viaggio, per un drink, ‘Garota de Ipanema‘ che vuole, nelle intenzioni della bartender, far evadere anche per pochi minuti dalla realtà e sognare di essere altrove. Senza zone rosse, zone gialle, ma solo zone calde e sabbiose.

Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail, in collaborazione con la Guida BlueBlazer ai Migliori cocktail Bar d’Italia

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Featured DRINK: SIGNORI SI NASCE

Carlo Dutto

BARTENDER: Leandro Serra, bar manager del The Duke Cocktail Lounge Bar de La Maddalena (Sassari) 


INGREDIENTI
7 cl Scortese Ginger Beer Bio
4 cl N.3 London Dry Gin
2 cl Liquore Saint Germain
2 cl succo di lime
1 cl sciroppo di cetriolo

Bicchiere
: tumbler

Garnish: cetriolo, lamponi e menta

PREPARAZIONE:
Versare tutti gli ingredienti in uno shaker, shakerare vigorosamente con del ghiaccio e servire, filtrando il tutto in un bicchiere tumbler. Colmare con la Scortese Ginger Beer Bio e decorare con cetriolo, lamponi e menta. 

IL DRINK
Un drink che trae ispirazione dal momento che tutti stiamo vivendo nel mondo, per un cocktail fresco da bere in ogni momento della giornata, perchè ‘un vincitore non è altro che un sognatore che non si è mai arreso‘. Il Signori si nasce di Leandro Serra, bar manager del The Duke Cocktail Lounge Bar de La Maddalena prende spunto dal nome dalla famosa frase di Totò nell’omonimo film e si caratterizza per la sua eterogeneità, con le note dolci del liquore ai fiori di sambuco, la nota acida del lime per il giusto equilibrio e un corpo strutturato come quello del N.3 London Dry Gin. Il tutto chiuso con un generoso top di Scortese Ginger Beer Bio con le note piccanti e speziate della radice di zenzero, in una bibita naturale e biologica creata da Bevande Futuriste per il brand Cortese, con due blend di pepi e peperoncino. La preparazione di Scortese Ginger Beer Bio riprende e reinterpreta tutte le procedure che, nel XVIII° Secolo, avevano portato alla nascita di questa bevanda, con lo zenzero messo a fermentazione naturale e lenta. Alla base, oggi, ci sono tutti ingredienti raffinati e puri: zucchero di canna grezzo, pepe asiatico – conosciuto anche come pepe fiorito – peperoncino, anidride carbonica e succo di zenzero biologico.

Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail, in collaborazione con la Guida BlueBlazer ai Migliori cocktail Bar d’Italia

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Featured DRINK: CLIFF’S TRIP

Carlo Dutto

ispirato al film ‘C’era una volta a…Hollywood‘, di Quentin Tarantino, 2019

BARTENDER: Nicola Ruggiero, proprietario del ‘Katiuscia – Cocktail e altri rimedi’ di Giovinazzo (Bari)

INGREDIENTI:
4 cl Seven Hills Italian Dry Gin
2 cl cordiale di lime grigliato
1,5 cl Amaro Snake Oil Rimedi Ciarlatani
1 cl albume d’uovo
top soda alla camomilla romana

Bicchiere: tumbler basso
Garnish: carne di manzo essiccata ‘beef jerky’ e foglie di sedano

PREPARAZIONE:

Versare in uno shaker il cordiale del lime cotto alla griglia e l’albume pastorizzato, il Seven Hills Gin e l’amaro. Effettuare un dry shake – una shakerata senza ghiaccio – per montare l’albume e amalgamare gli ingredienti. Aggiungere quindi il ghiaccio e shakerare fino ad avere lo shaker ghiacciato. Versare il tutto con uno strainer in un bicchiere tumbler basso, precedentemente raffreddato e aggiungere il top di soda alla camomilla romana. Completare il drink adagiandovi sopra la carne di manzo essiccata e le foglie di sedano.

IL DRINK:

L’ispirazione per questo drink arriva dal nono film di Quentin Tarantino, “C’era una volta a… Hollywood”, con Leonardo Di Caprio nel ruolo del protagonista Rick Dalton e di Brad Pitt – premiato per questa interpretazione con il Premio Oscar e il Golden Globe – nel ruolo dell’amico e sua controfigura Cliff Booth. I due lavorano in diversi film western nella Hollywood degli anni Sessanta. Le due strade si dividono, Rick si trasferisce in Italia per girare degli spaghetti-western con Sergio Corbucci e qui scopre, a dispetto di una iniziale diffidenza e di una paura di declino professionale, una Roma affascinante e bellissima, ricca di opere preziose, fulcro della Dolce Vita e città natale della futura moglie. Dopo anni di successi, il ritorno a Hollywood significa incontrare di nuovo l’amico Cliff. Solo per chi vede il film la risposta del perché il nome del drink, Cliff’s trip…

Nel drink l’utilizzo dell’albume è il collegamento al cocktail preferito di Rick Dalton, il Whiskey Sour che prepara con un’alta quantità di albume d’uovo, mentre l’amaro racconta l’ambientazione western. Il Seven Hills Italian Dry Gin, con le sue botaniche e la camomilla romana, che regala sapori unici che ricordano le bevande con cui si riscaldavano i cacciatori di taglie nel Texas, rappresenta la Città Eterna e la sua Dolce Vita. La decorazione di sedano, sentore principale del Seven Hills Gin e la carne di manzo essiccata, ci catapultano in un’epoca lontana. Il tutto grazie a Nicola Ruggiero, diplomato in arte e ceramica, ventinovenne bartender e proprietario del cocktail bar Katiuscia, che presenta anche una ricercata cucina, ispirata allo street food e rivisitata in chiave gourmet, a 20 metri dalla spiaggia, sul lungomare Marina Italiana di Giovinazzo, con Davide Pertino come collaboratore al bancone.

Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail, in collaborazione con la Guida BlueBlazer ai Migliori cocktail Bar d’Italia