Dieci anni fa ci lasciava uno dei cantautori più eclettici della musica italiana: Lucio Dalla. Il 1 marzo 2012, 3 giorni prima del suo 69° compleanno l’eclettico artista bolognese moriva a Montreaux, in Svizzera, il giorno dopo un concerto.
Era nato, come da lui cantato nel brano omonimo, il 4 marzo 1943 nel capoluogo emiliano e aveva iniziato la sua carriera nel 1960 con il jazz. Nel 1962 entrò a far parte del gruppo dei Flippers per poi iniziare la carriera solista nel 1963 su suggerimento di Gino Paoli. Musicista di alto livello ha sempre suonato il pianoforte e il sassofono ed è stato un virtuoso del clarinetto. Nella sua cinquantennale carriera ha pubblicato 23 album in studio e 9 live. Ha pubblicato brani di enorme successo come “Attenti al lupo”, “Caruso”, “L’anno che verrà” oltre al già citato “4 marzo 1943”, ricantati da numerosi artisti di tutto il mondo oltre a decine di altre canzoni.
Indimenticabili sono state anche le collaborazioni avute negli anni, soprattutto quella con Francesco De Gregori con cui condivise anche un tour (Banana Republic, divenuto anche album live nel 1979) o con Gianni Morandi (l’album Dalla /Morandi è del 1988). Diversi artisti furono lanciati da Dalla, come Ron, gli Stadio e Samuele Bersani mentre molti altri si sono ispirati alla sua musica come Cesare Cremonini. Ha curato le musiche di diversi film, tra cui “Borotalco” di Carlo Verdone ma ha anche recitato in alcune pellicole soprattutto negli anni ’60 e ’70.
Il prossimo 2 giugno 2022 ci sarà un concerto evento all’Arena di Verona intitolato “Dallarenalucio” dove parteciperanno molto nomi della musica italiana a rendergli omaggio.
Per approfondire:
Daniele Capello