le maschere tipiche del carnevale di Ottana
Dopo aver visto i Mamuthones e gli Issohadores passiamo a conoscere altre due maschere tipiche del carnevale sardo, questa volta della zona di Ottana.
Si tratta dei Boes e dei Merdules due maschere appunto tipiche della tradizione barbaricina che sono tra le più conosciute in tutta la Sardegna.
Esse rappresentano la lotta tra l’istinto animale e la ragione umana infatti nelle manifestazioni il Boe viene inseguito e catturato dal Merdule con conseguente rissa.
Su Boe ha una maschera che ha le fattezze di un bue, da cui prende il nome.
La maschera è realizzata in pero selvatico e può avere diverse decorazioni tra cui la più famosa è quella del fiore della vita simbolo di prosperità e buon auspicio. Il loro manto è una pelle di pecora bianca e portano un grappolo di campanacci a tracolla dal peso variabile di circa 30 kg
I merdules sono i guardiani dei buoi e cercano di catturarli durante tutta la sfilata. La loro maschera rappresenta il volto di un vecchio uomo deforme con una bocca che ghigna. Hanno con sé un bastone con cui cercando di chiamare a se i boes o di addomesticarli e anch’essi indossano una pelle di pecora bianca.
A volte capita che durante la sfilata compaia una figura femminile che rappresenta un’anziana zoppa e gobba vestita di nero che fila la lana. Il filo rappresenta il filo della vita e lei è capace di tagliarlo davanti a chi non le offre da bere, chiaro richiamo alle parche romane. In realtà sotto questa maschera si cela un uomo travestito visto che alle donne non era consentito partecipare a tali riti.