Un anno tra i cetacei fossili: dal 17 settembre scorso fino al 17 settembre 2022, ad Asti è possibile visitare la mostra “Balene preistoriche“.
Ospitata dal Museo paleontologico territoriale dell’Astigiano, nel primo mese di apertura ha già attirato oltre 2.000 visitatori italiani e stranieri.
La mostra è allestita all’interno dell’antico monastero delle Clarisse dell’ex Chiesa del Gesù di Asti, monumento risalente al XVI secolo che attualmente fa parte del museo.
Tra i reperti esposti sono presenti alcune unicità di grande importanza scientifica: la balena Tersilla, olotipo di una specie precedentemente sconosciuta, il delfino di Camerano Casasco, antenato degli attuali Odontoceti e un esemplare di balenottera che attualmente è la più antica scoperta nell’area mediterranea.
Tutti i fossili esposti sono stati rinvenuti nell’area: infatti, l’astigiano, come tutta la Pianura Padana, nel Pliocene (tra 5 e 2,5 milioni di anni fa) era ricoperta dal mare. Questo ha permesso il ritrovamento di numerosi fossili di ambiente acquatico, dalle balene ai molluschi e successivamente, quando le terre emersero, di fauna terrestre ormai estinta, come le specie antenate di tapiri ed elefanti e le tigri dai denti a sciabola.
Alla mostra sarà possibile ammirare anche alcuni affreschi di pittori locali e un video animato sulla vita nel “mare padano” di milioni di anni fa.
La mostra è aperta tutti i giorni escluso il martedì.
Per approfondire:
http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/territorio/paleontologia/item/4884-balene-preistoriche
Daniele Capello