39 “cavalieri” in bianco & nero circondano la Torre Medievale.
Una mostra fotografica en plein air consacra le stelle del vino. Il progetto è stato realizzato tra dicembre e maggio 2021, da Max Rella, giornalista e fotografo di viaggi, enoturismo, vino e gastronomia.
L’iniziativa vuole dare un volto ai produttori, spesso sconosciuti. È una raccolta di ritratti, ambientati e non, e personaggi all’opera: mentre lavorano, tra le vigne, le botti e gli altri strumenti del mestiere.
La storia del vino è protagonista nel Comune di Barbaresco, in provincia di Cuneo.
C’è la mostra fotografica “Volti di Barbaresco”, un percorso di immagini in bianco e nero e in grande formato, allestita negli spazi recintati e intorno alla Torre medievale di Barbaresco.
L’esposizione permanente en plein air ha come protagonisti “39 Volti del Barbaresco Docg”: i produttori che hanno reso grande e famoso nel mondo enologico questo piccolo paese delle Langhe, in provincia di Cuneo – di soli 600 abitanti e 41 cantine – e che dà il nome a un’intera denominazione di origine controllata e garantita (abbraccia anche Treiso, Neive e una frazione di Alba).
Il progetto è stato realizzato tra dicembre e maggio 2021, da Max Rella, giornalista e fotografo di viaggi, enoturismo, vino e gastronomia. È una raccolta di ritratti, ambientati e non, e personaggi all’opera: mentre lavorano, tra le vigne, le botti e gli altri strumenti del mestiere.
Il percorso espositivo
Sono 39 immagini stampate su pvc adesivo polimerico plastificato, che resiste qualche anno alle intemperie (sole, pioggia, umidità), riproducendo il più fedelmente possibile la resa del bianco e nero. E sono accompagnate da altre 39 piccole immagini in B&N e da un testo di massimo 150 caratteri in italiano e inglese, riferito a ciascun protagonista.
Le targhette esplicative comprendono anche il QR code che rimanda al sito di ogni singola cantina.
La mostra prosegue all’interno della Torre di Barbaresco negli spazi del Museo Cavazza, ma con altre immagini degli stessi produttori proiettate a colori sulle pareti interne di pietra e mattoncini.
Completa la rassegna la raccolta di video pillole – di nuovo in bianco e nero – in cui ciascun produttore racconta in libertà “Un’Annata a Barbaresco”: dalla più lontana alla più recente, dalla più favorevole alla più difficile; ma anche un’annata in cui è avvenuto un fatto bello e importante per la vita del produttore, come la nascita di un figlio, un matrimonio o addirittura la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.
La mostra è visitabile nell’antica Torre medievale, uno sito impregnato di storia ed energia: una “stele” squadrata di 30 metri d’altezza e 9 metri per lato; conficcata in un basamento d’arenaria, che dall’XI secolo, svetta sulle dolci colline delle Langhe – oggi Patrimonio Unesco – guardando e sorvegliando la valle del Tanaro.
Ne ha firmato la prefazione Sergio Miravalle, noto giornalista enogastronomico di lungo corso, per anni al quotidiano “La Stampa” e oggi direttore del trimestrale di cultura e territorio Astigiani.
Tour alla Torre
La visita alla Torre è libera e gratuita, tutti i giorni, nessuno escluso, dalle 10:00 alle 24:00. Gli orari sono identici per la visita al “Museo Cavazza”, interno alla struttura, questo però, ha un costo di ingresso di 5 €, ridotto 4€.
Si può anche approfittare, dal mattino alla notte, del nuovo e panoramico “Bistrot della Torre”, con 50 posti all’aperto, per sorseggiare un calice di vino, spaziando tra oltre cento etichette (Barbaresco in gran forze, vari Nebbioli, bollicine metodo classico di Alta Langa e Champagne); oppure per gustare un piatto tipico, dai classici antipasti piemontesi come carne cruda all’Albese e Vitello Tonnato, fino ai Ravioli del Plin e alle selezioni di salumi e formaggi del territorio (prezzi: 7-15 € a portata).
Info
Info www.torredibarbaresco.it
Francesco Fravolini