Il campionato di Formula 1 più emozionante e spettacolare di sempre è terminato, senza far mancare gli ultimi colpi di scena.
Il pilota della Red Bull Racing, Max Verstappen, ha conquistato il suo primo titolo iridato della carriera, dopo una gara che sembrava ormai persa.
Si sono arresi i dominatori degli ultimi anni: Lewis Hamilton (6 titoli negli ultimi sette anni) e soprattutto, la Mercedes, la scuderia che meglio aveva interpretato l’introduzione del motore ibrido nel 2014, dominando i mondiali piloti e costruttori per sette anni. La casa tedesca è comunque riuscita a confermarsi campione nella classifica costruttori.
È stata una stagione equilibratissima giocata tra il pilota britannico e il giovane rampante olandese, ventiquattrenne figlio d’arte (il padre Jos disputò 107 gare in Formula 1, tra il 1994 e il 2003 con due podi).
I due avversari prima dell’ultima gara erano a pari punti, come solo Fittipaldi e Regazzoni nel 1974.
Anche la gara finale ad Abu Dhabi, lo scorso 12 dicembre, è stata tiratissima, con Verstappen che parte dalla Pole Position, ma viene bruciato da Hamilton al via. Il pilota britannico viene rallentato, dopo il cambio gomme, dal compagno di squadra, Sergio Perez, vedendo ridotto il suo vantaggio.
La svolta arriva a sei giri dalla fine con la Safety Car, intervenuta per l’incidente di Latifi su Williams.
Si riparte, per disputare un solo giro e Verstappen, che aveva appena montato le gomme soft fresche, sorpassa dopo poche curve l’avversario che aveva gomme ormai usurate e si laurea campione: una sfida di 21 gare e 57 giri, praticamente alla pari, che si è decisa all’ultimo giro della stagione!
Il Gran Premio di Abu Dhabi ha segnato anche l’addio del campione 2007, Kimi Raikkonen. Si ripartirà a marzo 2022, con molte nuove regole che potrebbero cambiare tutti i rapporti di forza in pista.
Daniele Capello