È il momento di studiare in maniera approfondita una ripresa economica, con strategie mirate alla valorizzazione della ricchezza del territorio e delle sue eccellenze.
A Venezia, quando il turista passeggia nella laguna, ammira il vero capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale, composto da una grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali.
La cultura promuove il turismo e le eccellenze del Veneto. La regione propone una variegata possibilità di conoscere realtà storiche, artistiche e architettoniche, perché conserva testimonianze originali del passato.
A Venezia, quando il turista passeggia nella laguna, ammira il vero capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale, composto da una grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali: dalle antiche fondazioni all’assetto tre-quattrocentesco dell’insieme, ai cospicui inserti rinascimentali, ai fastosi segni manieristici.
L’ingresso per il pubblico di Palazzo Ducale è la Porta del Frumento, così denominato perché si trovava accanto all’ “Ufficio delle Biade”, che si apre sotto il porticato della facciata trecentesca, prospiciente il Bacino San Marco.
È sufficiente pensare soltanto a questa realtà storica di Venezia, per comprendere la varietà storica e artistica da conoscere e ammirare. Questa potenzialità aiuta e favorisce l’economia del territorio, perché è un volano con il quale è possibile promuovere un rilevante indotto economico. Pensiamo alle realtà commerciali dell’accoglienza e dell’ospitalità, a cominciare dai ristoranti e dai bar, senza dimenticare alberghi e B&B, che in questi mesi di restrizioni, dovute alla pandemia del Covid 19, hanno registrato una ingente perdita economica.
È il momento di studiare in maniera approfondita una ripresa economica, con strategie mirate alla valorizzazione della ricchezza del territorio e delle sue eccellenze.
Con Glenda Massaccesi, presidente della sezione Veneto di ConfEventi, Associazione di Promozione Sociale (FIOE ConfEventi- A.P.S), vogliamo comprendere il ruolo del turismo come occasione di crescita economica a beneficio del territorio.
Quali le particolarità da valorizzare nel territorio?
In un territorio come quello veneto o in altre aree del paese, si dovrà lavorare per promuovere le tipicità enogastronomiche, le bellezze naturali e storiche, creando e andando a riscoprire strade storiche e/o percorsi che si sposano con i nuovi modelli di turismo di prossimità, che si svilupperanno dopo la pandemia e il cosiddetto turismo “slow” ed altre modalità di turismo all’aria aperta vecchie e nuove (agriturismo, cicloturismo, ippoturismo)”.
Economia e cultura sono due asset strategici. Come proporre il patrimonio culturale e artistico del Veneto?
“Certo, sono due asset diversi. Il loro connubio porta sicuramente sviluppo. Il patrimonio culturale e architettonico del Veneto rappresenta una ricchezza che può essere la cornice per lo sviluppo di iniziative culturali e di promozione sostenute dal mondo economico, attraverso interventi diretti, come la riqualificazione di palazzi e/o giardini storici, in modo che diventino luoghi dove valorizzare la cultura. L’economia deve riscoprire, in pratica riscoprirsi, mecenati della cultura e dei luoghi unici al mondo, consentendo ai nostri prodotti di diventare un’eccellenza internazionale”.
Le aziende come devono essere coinvolte per aumentare visibilità all’estero?
“Sicuramente possono aumentare la loro visibilità attraverso la partecipazione a fiere e/o eventi di livello internazionale; per fare questo bisogna entrare nella logica delle reti di impresa o comunque di modalità aggregative, in grado di agevolare produzioni di alto livello da un ambito basato sulla conoscenza dei pochi. Tutto ciò permette a un determinato prodotto di arrivare ad una dimensione globale, utilizzando in sinergia la rete e i suoi strumenti social e web, senza dimenticare gli eventi specifici. Se in un’area e/o distretto tutte le realtà producono specifici prodotti, bisogna puntare alla creazione di percorsi dedicati per i soggetti provenienti dall’estero e interessati a precisi prodotti e alla loro qualità. Questo vale per tutti i tipi di produzioni”.
Francesco Fravolini