è possibile concludere un contratto di vendita di una casa concessa in affitto?
Se sei proprietario di un immobile che hai concesso in affitto è lecito chiedersi quanto tempo hai a disposizione per poter mandar via l’inquilino nel caso volessi mettere in vendita la casa per necessità sopravvenute. Il dubbio è maggiore se nell’abitazione risiedono anche dei minori. Ecco quali sono le regole da rispettare e i diritti riconosciuti all’inquilino.
La prima domanda da porsi è innanzitutto se sia possibile vendere una casa oggetto di un contratto di locazione ancora in corso. La risposta è positiva. Per la legge il proprietario può vendere l’appartamento affittato ma il contratto di locazione regolarmente registrato per questo non si scioglie. L’inquilino può dunque rimanervi fino alla naturale scadenza del contratto. Il locatore deve comunque rispettare alcune regole:
- comunicare all’inquilino la sua intenzione di vendere la casa e dunque la conseguente variazione del proprietario. Anche il futuro acquirente dovrà essere messo al corrente della presenza di un contratto di locazione in corso e valido.
- mettere l’inquilino in condizione di poter esercitare il suo diritto di prelazione. Questo sta a significare che l’inquilino deve essere preferito ad un terzo per l’acquisto dell’immobile a parità di condizioni.
Da quanto detto finora dunque, qualora il locatore intenda sfrattare l’inquilino dovrà attendere la scadenza dell’affitto.
Nessun recesso anticipato viene consentito dalla legge in caso di vendita dell’immobile.
Il nuovo acquirente che, come abbiamo visto, è obbligato a mantenere in vigore il contratto di affitto, non potrà apportare variazioni al canone di locazione né pretendere degli oneri aggiuntivi. Egli dovrà inviare regolare disdetta con il giusto termine di preavviso, ovvero almeno 6 mesi prima della scadenza, qualora voglia liberarsi dell’inquilino. La comunicazione dovrà essere effettuata mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Le regole restano invariata qualora nell’abitazione risiedano dei minori. Le tempistiche non saranno maggiorate. Lo stesso vale in caso di presenza di persone disabili, anziani o fragili. Dopo l’ultimo giorno utile per poter sgomberare l’immobile, nel caso in cui l’inquilino si rifiuti di abbondonare la casa, il proprietario potrà esigere il pagamento del canone di locazione.
Manuela Margilio