Gli animali nel corso della loro storia evolutiva, hanno sviluppato molteplici strategie difensive allo scopo di sfuggire ai predatori: una delle più diffuse è l’utilizzo del veleno.
Il veleno prodotto da organismi animali è definito con il termine “tossina”. Esistono diversi tipi di tossine, con effetti diversificati: la produzione e lo sfruttamento di queste sostanze non sono legati a determinati gruppi animali, ma in ogni classe sono presenti specie che hanno sviluppato questa strategia difensiva. L’uso di tossine è comunque più diffuso in determinati gruppi di animali, quali ragni e serpenti, mentre è molto raro in altri, come gli uccelli e i mammiferi.
Queste tossine possono essere inoculate nei modi più differenti. Alcuni animali sono in grado di produrre le sostanze velenose dalla loro pelle. Questa caratteristica è tipica delle rane: alcune sono altamente letali, in particolare le specie coloratissime dell’Amazzonia, tra cui la Rana dorata Phyllobates terribilis, in cui il veleno di un singolo individuo è in grado di uccidere diverse persone. Molti di questi animali non producono la tossina direttamente ma alimentandosi di coleotteri velenosi. Lo stesso tipo di tossina, chiamata batracotossina, poichè presente proprio nei batraci, cioè le rane, è presente anche in alcune specie di uccelli della Nuova Guinea, sia sulla pelle che sulle penne.
In molte specie le tossine sono presenti negli organi o nel sangue: una delle più note è il Pesce palla, che viene anche consumato nei ristoranti dell’Estremo oriente e che necessita di molta abilità nella preparazione delle carni per evitare che possano uccidere i commensali.
Altre tossine possono essere inoculate tramite morsi o punture: i serpenti velenosi utilizzano i propri denti, dotati di un condotto collegato alle ghiandole velenifere. Molti artropodi utilizzano invece aculei, a loro volta collegati con ghiandole velenifere: per esempio gli scorpioni e molte specie di vespe.
Infine, anche alcuni mammiferi, come l’Ornitorinco hanno sviluppato strutture velenifere, inoculando le tossine tramite uno sperone affilato.
Daniele Capello