Universo “Donna”, la mostra di Giulio Pettinato

Collettiva internazionale di arte contemporanea

by Bruno Cimino

È destinata ad imporsi tra le mostre d’arte più importanti d’Europa quella oramai conosciuta semplicemente con il nome “Donna”, giunta alla terza edizione.

Il Deus ex macchina è l’artista Giulio Pettinato, instancabile nel comprendere esigenze e problemi di un evento così impegnativo, e trainarle nell’approdo delle immediate soluzioni. L’organizzazione è garantita dal Centro Arte Castel Gandolfo e dal Club Bluoltremare International Art sempre all’opera per affiancare Pettinato.

Dal 13 al 24 luglio 2024 nelle Scuderie Aldobrandini di Frascati ogni magica visione è al femminile e brillerà di pittura, poesia, scultura, musica, body art, fotografia.

Che sia un appuntamento atteso lo dimostrano le partecipazioni di numerosi artisti provenienti da differenti paesi.

Questo pezzo di villaggio globale consacra alla “Donna” peculiarità che molti settori sociali stentano ancora a riconoscere ed elogiare.

Il viaggio, verso il quale la mostra d’arte “Donna” in questa edizione proietta le sue massime espressioni artistiche, lascia spazio ad ispirazioni immaginifici, sorgenti di ulteriori contributi artistici. E di questo bisogna essere grati alla partecipazione degli artisti che già hanno dato la loro piena disponibilità a partecipare con originali creazioni. 

Ma è agli attuali eidolopoiós (creatori di immagini) che noi dobbiamo dare il giusto tributo, per questo li vogliamo menzionare uno per uno: Vytautas Poska; Neringa Petrošiūtė; Marija Rasteniene; Ilona Januliene; Aistė Jurgilaitė; Natalija Donskaja; Nelė Jurgelionenė; Anna Oleinik; Zita Taraseviciene; Gabriele Kuizinaite; Žiedūnė Aleknaitė; Danguole Serstinskaja; Palmiro Taglioni; Irene La Penna; Sabrina Aureli; Maura Mattioli; Stefano Alisi; Anna Rita Tullio; Letizia Cavallo; Daniele Scalella; Paolo Viterbini; Nino Palmieri; Roberta Baldassano; Lorenza Guerrieri; Giulio Pettinato; Rubi Patricia Ferrer; Jana Kaminski.

Ecco perché grandi artisti auspicano la partecipazione di un pubblico non solo sensibile alle menzionate discipline culturali, ma innanzitutto interessati a confermare che solo l’arte è titolata a cambiare un mondo sempre più in confusione tra l’essere e l’avere, diritti e doveri, uguaglianza e disuguaglianza, giustizia e illegalità.

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