Una paralimpiade da record e di volti nuovi

Dopo i successi dei Giochi olimpici di Parigi 2024, anche quelli paralimpici hanno portato grandi risultati all’Italia. Disputati tra il 28 agosto e l’8 settembre, le gare dedicate agi atleti con disabilità, hanno dimostrato ancora il gran lavoro svolto dalla nostra federazione in questo ambito. 

Il bottino complessivo dice 24 ori, 15 argenti e 32 bronzi che valgono il sesto posto finale nel medagliere mentre il conteggio complessivo di 71 medaglie ci mette al settimo posto di questa classifica. Lo sport che ci ha regalato più medaglie e titoli paralimpici è stato il nuoto con ben 37 medaglie (16 ori, 6 argenti e 15 bronzi), oltre la metà di tutte le discipline. A seguire Atletica leggera (8 medaglie, 4 titoli), Ciclismo (8 medagli, 1 titolo), Scherma e Tennistavolo (4 medaglie), Tiro con l’arco (3 medaglie), Triathlon ed Equitazione (2 medaglie), Pesi, Taekwondo e Tiro a segno (1 medaglia).

I giochi di Parigi 2024 hanno regalato emozioni e personaggi carismatici vecchi e nuovi: dagli eterni Luca Mazzone nel parciclismo a Bebe Vio nel scherma e Assunta Legnante nell’Atletica, ma il personaggio di questa nostra Paralimpiade è stato indubbiamente il discobolo Rigivan “Rigi” Ganeshamoorty, che ha dato spettacolo sia in pedana che ai microfoni. Battute fulminanti come un istrionico attore brillante, il venticinquenne romano di origine dello Sri Lanka, affetto dalla sindrome di Guillain-Barrè, ha vinto la gara di lancio del disco nella categoria F52 stabilendo tre volte il record del mondo di categoria con tre lanci di fila. Quel che più stupisce è che questa era la sua terza gara in assoluto, avendo praticato in precedenza basket in carrozzina e scherma. 

Daniele Capello

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