Una donna morta nell’800 e il manichino per la rianimazione: cosa hanno in comune?

Il volto anonimo e sempre identico dei manichini per esercitarsi nella rianimazione cardio-polmonare ha una storia interessante. Il volto, diffuso con gli stessi tratti in tutto il mondo, non è affatto inventato ma appartiene al corpo di una donna rinvenuta nella Senna negli anni ’80 dell’800. Come accadeva all’epoca per tutti i cadaveri anonimi, fu esposto al pubblico per alcuni giorni con la speranza che qualcuno potesse riconoscerlo ed identificarlo, ma non fu così. Durante il periodo di esposizione venne però notato dal medico di turno dell’obitorio che rimase colpiti dalla dolcezza dei tratti della donna e decise quindi di farne un calco in gesso. Dopo un po’ il modello del volto cominciò a circolare tra gli artisti che ne trassero ispirazione per la realizzazione delle proprie opere e iniziarono a chiamarla “la sconosciuta della Senna”. Ad intrigare era soprattutto il fatto che il volto appariva disteso, rilassato e la bocca incurvata, quasi a suggerire un delicato sorriso che ricordava quello della Monna Lisa.

La fama della donna aumentò nella seconda metà del ‘900 grazie al giocattolaio norvegese Asmund Laerdal. Il figlio di questi rischiò, infatti, di morire annegato e fu salvato dal padre che riuscì a liberargli le vie respiratorie dall’acqua. Quando gli venne chiesto, poco tempo dopo, una mano per un corso di primo soccorso, capì che era necessario un manichino per esercitarsi nella respirazione cardio-polmonare. Laerdal realizzo così un torso umano con annesso un volto i cui lineamenti erano stati copiati da una maschera molto realistica che avevano in casa i suoi nonni (quella della sconosciuta della Senna). Al manichino venne dato il nome di Resusci Anne ed è ormai prodotto come modello universale per i corsi di primo soccorso mentre la Laerdal è diventata una grande industria specializzata nella creazione di attrezzature per simulare emergenze mediche.

Il rinvenimento del corpo nel fiume parigino ha per anni fatto dedurre la morte per annegamento della donna. Di recente però sono stati avanzati dei dubbi al riguardo: i lineamenti distesi e il volto sereno porterebbero infatti ad escludere un morte del genere. Questo è stato confermato da un’indagine condotta dalla BBC che ha raccolto l’opinione della Brigade Fluviale di Parigi (polizia fluviale) che ha confermato il fatto che i morti per annegamento rinvenuti nel fiume non tendono ad avere un aspetto simile.

Glenda Oddi

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