Nel suggestivo paesaggio delle Langhe piemontesi, il tartufo bianco d’Alba e i vini rossi locali hanno coabitato armoniosamente per generazioni. Tuttavia, un nemico invisibile minaccia questa pacifica convivenza: il cambiamento climatico.
La battaglia dei pendii: tartufi vs vini
L’aumento delle temperature sta scatenando una competizione spietata tra due dei prodotti più pregiati della regione: il raro tartufo bianco d’Alba e i rinomati vini rossi piemontesi. I viticoltori delle Langhe, preoccupati per le estati sempre più calde, stanno ora cercando di ampliare i loro vigneti sui pendii settentrionali, tradizionalmente adibiti alla caccia al tartufo.
Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo, ha avvertito che questo spostamento metterebbe a rischio la biodiversità della regione, essenziale per la crescita dei tartufi. I pendii settentrionali, caratterizzati da boschi e prati secolari, offrono l’habitat perfetto per questi prelibati tuberi.
L’adattamento dei viticoltori e il patrimonio dei cacciatori di tartufi
Tuttavia, i viticoltori non hanno altra scelta se non quella di adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche. Il Consorzio per la Tutela del Barolo e del Barbaresco ha proposto di estendere i vigneti sui pendii settentrionali per far fronte alle sfide climatiche in corso.
Questa disputa non è solo una questione di terra, ma anche di cultura e tradizione. Il tartufo d’Alba, celebrato nel film “The Truffle Hunters” (diretto da Michael Dweck nel 2020), rappresenta un’antica pratica artigianale, tramandata da generazioni di cacciatori e i loro fedeli cani. La sua rarità e il suo valore, fino a 5.000 euro al chilo, lo rendono uno dei tesori culinari più ambiti al mondo.
Il destino incerto dei cacciatori di tartufi
Tuttavia, il cambiamento climatico non è l’unico nemico dei cacciatori di tartufi. La deforestazione e l’inquinamento agricolo minacciano le foreste che producono questi prelibati funghi sotterranei, mettendo a rischio l’intero ecosistema.
In questa lotta tra cacciatori di tartufi e viticoltori, il destino del tartufo bianco d’Alba e dei suoi custodi è incerto. Tuttavia, una cosa è chiara: il cambiamento climatico sta incidendo anche il volto delle Langhe e delle loro preziose risorse, costringendo tutti ad adattarsi a un nuovo e imprevedibile futuro. Un futuro quanto mai incerto.
Riccardo Pallotta©