Rapporto, anche per riscaldamento e acidificazione mari
Sono quattro gli indicatori del barometro del clima:
- concentrazione di gas serra;
- aumento del livello del mare;
- riscaldamento;
- acidificazione degli oceani.
La situazione è critica: essi hanno raggiunto nuovi record nel 2021.
L’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) nel suo rapporto “Stato del clima globale nel 2021”, diffuso stamani ammonisce che questo scaturisce anche dalle attività umane incontrollate che hanno effetti incommensurabili sulla terra, sui mari e nell’atmosfera, con conseguenza dannose e di lunga durata per lo sviluppo sostenibile e gli ecosistemi. Il rapporto conferma che i 7 anni trascorsi sono stati i più caldi mai registrati.
Il 2021 è stato solo uno dei 7 più caldi a causa del fenomeno “La Nina” all’inizio dell’anno.
Sebbene abbia prodotto un temporaneo raffreddamento, non ha invertito il trend complessivo dell’aumento delle temperature.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in occasione della pubblicazione del rapporto “Stato del clima globale nel 2021” dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo). “Le rinnovabili sono l’unica strada verso una reale sicurezza energetica, prezzi stabili dell’energia e opportunità di lavoro sostenibili. Se lavoriamo insieme, la trasformazione verso l’energia rinnovabile può essere il progetto di pace del 21/o secolo”. Lo ha detto oggi
Guterres chiosa “Aumentare l’accesso alle tecnologie delle energie rinnovabili e alle forniture, triplicare gli investimenti pubblciie privati nelle rinnovabili, porre fine ai sussidi alle fonti fossili, che arrivano a circa 11 milioni di dollari al minuto”
La media nel 2021 è stata di circa 1,11 gradi Celsius sopra i livelli pre-industriali.
La concentrazione di gas serra nell’aprile del 2021 ha raggiunto 419,05 parti per milione (ppm) nel centro di rilevazione di Mona Loa alle Hawaii, contro 416,45 ppm nell’aprile del 2020. Nello stesso mese di quest’anno la concentrazione è arrivata a 420,23 ppm.
Il livello medio globale dei mari ha raggiunto un nuovo record nel 2021, ed è cresciuto di una media di 4,5 mm all’anno nel periodo 2013-2021. E’ più del doppio del tasso di crescita fra il 1993 e il 2002, 2,9 mm all’anno.
Un po’ di dati
Il riscaldamento degli oceani nel 2021 è da record, e ci si aspetta che proseguirà nel futuro.
Tutti i dati evidenziano che il tasso di riscaldamento ha avuto un incremento particolarmente forte negli ultimi due decenni.
Gli oceani assorbono il 23% delle emissioni di CO2 di origine umana in atmosfera. L’anidride carbonica reagisce con l’acqua del mare e la fa acidificare. Questo minaccia la sopravvivenza degli organismi e degli ecosistemi, e quindi la sicurezza alimentare, il turismo e la protezione delle coste.
Secondo il rapporto della Wmo (che cita i dati dell’Ipcc, il comitato scientifico dell’Onu sul clima), il ph della superficie oceanica è il più basso da 26.000 anni, e il tasso attuale di acidificazione non ha precedenti da quell’epoca.