Un italiano alla igoda di Louis Vuitton

Un altro italiano si distingue e copre oggi un posto di rilievo. Un italiano alla guida di Louis Vuitton. Pietro Louis Vuitton, succedendo a Michael Burke, che adesso assumerà nuove responsabilità, riportando direttamente a Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato del gruppo Lvmh.

Ma cos’è questo acronimo? LVMH sta per Moët Hennessy Louis Vuitton SE, abitualmente accorciata in LVMH. 

Il gruppo LVMH è stato creato nel 1987 con la fusione di due società (da cui l’acronimo, ottenuto dalle iniziali): Louis Vuitton, impresa specializzata negli accessori di moda, fondata nel 1854, e Moët Hennessy, un’impresa specializzata nei vini e alcolici creata nel 1971.

Si tratta di una multinazionale francese con sede a Parigi. È proprietaria di oltre settanta marchi divisi in aziende di alta moda tra le quali figurano per l’appunto Louis Vuitton, Moet Hennessy per l’appunto ma anche Christian Dior, Bulgari, DKNY, Fendi, Céline, Guerlain, Marc Jacobs, Givenchy, Kenzo, Loro Piana, Emilio Pucci, di orologi come TAG Heuer, gioielli come Tiffany & Co., di vini e liquori come Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Hennessy, di editoria come Les Échos e Le Parisien, di distribuzione come Sephora e Le Bon Marché, di alberghi di lusso.

Di Marino Ceci

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