Un ciclista su Luna Rossa: la storia di Paolo Simion

Per vincere la Coppa America di vela serve una barca perfetta, un valido skipper, un ottimo equipaggio e anche quattro grandi ciclisti. Sembra una follia ma è così: lo ha raccontato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport uno di questi Cyclor, come sono chiamati in gergo, l’ex pro Paolo Simion.

Professionista dal 2015 al 2021, il trentunenne di Castelfranco veneto aveva iniziato la carriera in pista facendo parte del quartetto dell’inseguimento a squadre juniores e vincendo il titolo europeo di categoria nell’Omnium. Nel suo palmares spicca una vittoria da pro: una tappa dei Giro di Croazia 2018. Ha poi corso anche come guida nel tandem paralimpico, specialità della pista che prevede una coppia formata da un atleta non vedente e uno normodotato.

Poi dopo l’addio al ciclismo professionistico Simion ha trovato un annuncio del team di Luna Rossa che cercava ciclisti ed è stato inserito nella squadra.

Ma a cosa serve un ciclista su una barca a vela? Per poter manovrare le pesanti vele dell’imbarcazione serve azionare una pompa idraulica: l’energia necessaria arriva dai watt prodotti dai 4 Cyclor a bordo, tra i 200 e i 1000 a testa per uno sforzo della durata di circa mezzora. 

Lo stesso Simion nell’intervista rivela alcune curiosità come la necessità di guadagnare peso per superare i 90 kg perché lo sforzo breve e intenso di questo lavoro, simile a quello delle gare in pista è completamente diverso da quello medio e prolungato necessario nel ciclismo su strada.

Tra agosto e ottobre 2024 andrà in acqua la 37ª edizione della Coppa America e Simion farà parte dell’equipaggio della barca italiana: non stupiamoci quindi quando vedremo quattro ciclisti pedalare sui rulli a bordo di Luna rossa.

Daniele Capello

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