La colpa è stata data ad una falla nella sicurezza, ma dopo i molti casi simili è difficile credere che sia la verità. Stiamo parlando delle scuse arrivate da Twitter per l’aver usato, a detta loro “inavvertitamente”, numeri di telefono e email degli utenti del social per la pubblicità. Le scuse sono arrivate subito, ma molti utenti si sono infuriati.
Le pubblicità sono arrivate tramite numeri di telefono e indirizzi email che gli utenti avevano fornito al social per motivi di sicurezza. Di conseguenza, oltre che un fastidio, ha esposto anche dati relativamente sensibili di migliaia e migliaia, se non milioni, di utenti, anche perché la stessa società ha ammesso che non è possibile calcolare, al momento, quanti account sono stati raggiunti da questo “problema”.
“Quando fornite un indirizzo email o un numero di telefono per scopi di sicurezza, questi dati potrebbero essere usati inavvertitamente per scopi pubblicitari, è stato un errore e ci scusiamo. Siamo davvero dispiaciuti per quello che è successo e stiamo prendendo provvedimenti per assicurarci che ciò non accada più.”
Queste le scuse del Social, scuse che a molti sembrano di circostanza, vista la breccia nella sicurezza e nella fiducia degli utenti. Specialmente dopo l’aggiornamento del GDPR e le necessità di tutelare la privacy e i dati, un errore simile è molto grave.
Specialmente considerando che, seppur si tratti di un problema “relativo”, al meno peggio si consegnano in mano a pubblicitari numeri di telefono ed email di persone che, da queste pubblicità non vogliono essere raggiunte.
Domenico Attianese