L’obiettivo è agevolare le aziende turistiche a trovare più velocemente personale qualificato, senza dimenticare di segnalare le opportunità di occupazione a coloro che sono alla ricerca di un lavoro proprio in questo settore
Turismo e lavoro: favorire l’incontro tra domanda e offerta del settore. È un’iniziativa dell’Associazione culturale ScuolaLavoroTurismo di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, impegnata a svolgere gratuitamente un servizio di ricerca del lavoro sul web, pubblicando post sui social ogni giorno per informare sulle offerte di lavoro delle aziende turistiche partner. L’obiettivo è agevolare l’incontro tra aziende e professionisti qualificati in cerca di occupazione. Per conoscere l’iniziativa rivolgiamo alcune domande a Pasquale Bruno, Presidente ScuolaLavoroTurismo, per scoprire le opportunità del turismo e, più in generale, la valorizzazione del settore economico.
Perché avete realizzato questa iniziativa?
«Il progetto Spill the skills nasce da un’idea di Andrea Bruno, mio figlio, quattro anni fa. Quando concluse il percorso di laurea in Marketing e Management all’Università di Bristol, presentò ad una selezione lavorativa nel Regno Unito un progetto basato su 7 skills: Project Management. La selezione lavorativa prevedeva che ogni candidato presentasse, preliminarmente, un’idea progetto (Andrea si presentò al colloquio con il cofanetto contenente le 7 skills) in più dovette, in vari step e prove in cui si articolava la selezione, produrre un video, superare tre colloqui, arrivare all’Escape room per il bilancio delle sue competenze. Alla fine superò la dura selezione e conquistò la posizione lavorativa. Sulla base di quell’esperienza concreta ScuolaLavoroTurismo ha preso il progetto, compreso il cofanetto con le card/Skills, adattando il tutto alle 100 aziende/hotel partner campane e di altre regioni, che da anni vengono a selezionare il personale turistico alberghiero a Sorrento».
Il turismo in che modo può diventare un importante volano economico?
«Torneremo la superpotenza turistica che siamo sempre stati perché il quinto posto attuale, dopo Francia-Spagna-USA e Cina, ci va sicuramente stretto; possiamo puntare al primo posto, la prima potenza turistica mondiale. Le nuove frontiere sono la comunicazione online e la trasformazione del lavoratore in nomade digitale, ci saranno inedite opportunità di crescita e di visibilità anche per i piccoli comuni: pensiamo all’importanza crescente dei borghi come nuovo fenomeno e trend turistico emergente. La necessità di uno sviluppo turistico sempre più sostenibile offre una serie di vantaggi per tutti gli attori coinvolti nel settore, generando ricchezza e lavoro soltanto se riusciremo a preparare le nostre città, soprattutto quelle medio-piccole, ad una nuova cultura dell’ospitalità».
Le aziende del settore come ricercano il personale qualificato?
«Tantissime si rivolgono a noi che svolgiamo, gratis, questo servizio di segnalazione personale e di matching domanda/offerta, non solo in presenza, tre volte l’anno a Sorrento, ma soprattutto sul web, tutti i giorni dell’anno, perfino di notte incolliamo le offerte di lavoro che incessantemente le aziende partner ci girano per la pubblicazione nei 250 gruppi di lavoro su WhatsApp e nelle decine di gruppi Telegram, Facebook, Linkedin e Twitter. Le difficolta a trovare personale sono ben note ma più che il reddito di cittadinanza la causa va ricercata nella perdita di appeal del lavoro turistico-alberghiero e della ristorazione: paghe basse, orari interminabili nei mesi della stagione turistica. Molti, nei due anni di stop pandemici, si sono riconvertiti in altri settori, solo gli hotel 5 stelle e superlusso soffrono poco la carenza di manodopera in virtù di contratti stabili, ben pagati, con personale molto fidelizzato»
Qual è il ruolo della formazione?
«I mestieri del turismo, dell’hotellerie e della ristorazione sono fantastici a patto che siano rilanciati e ci sia una forte rimotivazione. Guardiamo ai giovanissimi, alla formazione a partire dalle scuole e dalle università. Nel nostro evento, previsto nella metà di novembre prossimo a Sorrento, daremo grande spazio ai post millennial relativi al settore turistico. È un lavoro di qualificazione e di riqualificazione professionale enorme, i fondi europei potranno aiutarci in una nuova alfabetizzazione di massa turistico-alberghiera. Abbiamo davvero bisogno e pensiamo alla cultura dell’accoglienza turistica in cui siamo stati sempre carenti: deve essere ripensata e rilanciata».
Francesco Fravolini