Una delle più diffuse forme di cancro è spesso asintomatica
Il tumore al colon-retto colpisce la parte finale dell’intestino e si origina da un’alterazione delle cellule della mucosa che riveste le sue pareti. In occidente questa malattia ha una straordinaria incidenza, rappresenta infatti il secondo tumore maligno più diffuso tra le donne dopo quello al seno e il terzo tra gli uomini dopo quello ai polmoni e alla prostata. Colpisce soprattutto persone tra i 60 e i 75 anni indipendentemente dal sesso. Negli ultimi tempi i casi di tumore al colon-retto sono aumentati ma è anche diminuita la mortalità grazie alla diagnosi precoce e a terapie sempre più efficaci. La predisposizione genetica e un’alimentazione con consumo principalmente di grassi, proteine animali e poche fibre sono i principali elementi che espongono a questa malattia. Altro elemento di rischio sono le infiammazioni intestinali croniche come la rettocolite e il morbo di Crohn. Importate sapere che la maggior parte dei tumori al colon-retto si origina da polipi intestinali, cioè piccole escrescenze intestinali di carattere benigno originatesi da una eccessiva proliferazione di cellule, che si trasformano in tessuto canceroso. I polipi non sono generalmente legati a sintomi specifici, solo raramente si manifestano con presenza di sangue nelle feci. Ѐ dunque fondamentale sottoporsi a periodiche analisi di controllo: la ricerca del sangue occulto nelle feci è in grado di individuare il 25% dei tumori e si raccomanda di effettuarlo con cadenza biennale; l’eventuale esito positivo dell’esame rende necessaria un colonscopia. Possibile alternativa per la prevenzione, attuata però solo in alcune zone d’Italia, è data dalla combinazione della ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni con una rettosigmoidoscopia (meno invasiva della colonscopia che però permette di individuare tumori solo nella parte finale dell’intestino e non nella parte alta del colon-retto). La colonscopia resta dunque l’unico esame in grado di scongiurare al 100% la presenza di qualsiasi tumore intestinale. Uno stile di vita regolare e un’alimentazione ricca di fibre, verdure e frutta con scarso consumo di carne e cibi grassi è un fondamentale fattore di prevenzione.
Glenda Oddi