‘The Great Meltdown 2’ racconta le isole di calore a Milano

Rappresentano un fenomeno microclimatico che si verifica nei centri urbani in estate e che comporta un surriscaldamento locale con un aumento delle temperature fino a 4-5° 

Tutelare la biodiversità a beneficio dell’ambiente. È questo l’obiettivo che intende raggiungere 3Bee, la climate tech company leader nella tutela della biodiversità tramite la tecnologia, con il lancio di “The Great Meltdown 2”. Scendiamo nel dettaglio per conoscere il progetto. A differenza del primo film, che esplorava i disastri ambientali causati direttamente dalle azioni umane, questa nuova stagione si concentra sugli effetti devastanti degli eventi climatici estremi. La prima puntata mette in luce uno dei problemi ambientali più urgenti che affligge la città di Milano: le isole di calore. Le isole di calore rappresentano un fenomeno microclimatico che si verifica nei centri urbani in estate, registrando un surriscaldamento locale con un aumento delle temperature fino a 4-5° rispetto alle zone periferiche o alle campagne. Il fenomeno, in crescita esponenziale, coinvolge l’80% della superficie urbana milanese ricoperta da aree in cui le temperature sono sensibilmente più alte rispetto al resto della città. Solo il 13% della città vanta spazi verdi come parchi, prati e giardini, a fronte del 30-32% di città come Roma e Napoli.

Analisi dei dati

Recenti ricerche e studi scientifici sottolineano la gravità del fenomeno isole di calore nelle città. Un’indagine condotta dall’Università di Bologna e pubblicata su ScienceDirect ha rivelato che «tra il 2003 e il 2020 le aree urbane hanno registrato temperature medie fino a 15°C più elevate rispetto alle zone rurali circostanti. Questi dati enfatizzano l’urgenza di agire, ma anche l’importanza di attuare strategie di mitigazione mirate». Ed è proprio in questo contesto che 3Bee lancia la seconda stagione di “The Great Meltdown 2” con una prima puntata dedicata alle isole di calore, analizzando la situazione di Milano, recentemente sconvolta da questo fenomeno. Le puntate del nuovo film saranno cinque in totale e usciranno con cadenza settimanale durante il mese di novembre 2023.

Oasi della biodiversità

A Milano e provincia 3Bee propone la creazione di 10 Oasi della biodiversità: terreni che vanno da un ettaro fino a dieci ettari e che hanno l’obiettivo di ricreare habitat per gli insetti impollinatori, assorbire CO2, depurare l’aria e ridurre l’effetto isole di calore. Un progetto di rigenerazione urbana verso la realizzazione del più grande corridoio ecologico d’Europa: un obiettivo che 3Bee persegue attraverso un approccio innovativo basato sulla tecnologia, supportando in maniera tecnico-scientifica le imprese nell’ottimizzazione delle proprie politiche per la tutela e la conservazione della biodiversità, in linea con gli obiettivi ESG. In questo contesto, nei prossimi 6 mesi, la climate tech adotterà 25 rotonde cittadine a Milano per realizzare delle “tiny oasi”. Spesso, infatti, queste rotonde sono costituite da terreni aridi oppure sono ricche di piante non utili agli insetti impollinatori. L’obiettivo di 3Bee è di rigenerare queste aree – grazie al supporto di enti e imprese virtuosi – per combattere l’effetto isole di calore e sviluppare un ecosistema resiliente: solo in questo modo possiamo difenderci da un futuro incontrollabile.

Info

Il link per vedere la prima puntata: https://www.youtube.com/watch?v=MLyuYEk4eW0&list=PLTskszZnIy8wK7Ph73NJTmp2G0jAnqjFA&index=1

Francesco Fravolini

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