Teresa la ladra

Mariangela D’Abbraccio in Teresa la ladra

di Dacia Maraini 

Regia Francesco Tavassi


by Bruno Cimino


Sarà in scena al Teatro Parioli dal 22 al 26 marzo, Mariangela D’Abbraccio in TERESA LA LADRA di Dacia Maraini. La regia è di Francesco Tavassi; canzoni originali di Sergio Cammariere e Dacia Maraini.

50 anni di storia italiana dagli anni 20 agli anni 70 raccontati attraverso le vicende amare e buffe di Teresa. È l’altra Italia, quella dei poveri e dei diseredati, di quelli per cui le guerre e il progresso così come il boom economico sono sempre motivo di guai. Teresa è dalla parte di quelli che subiscono, si arrangiano, quelle anime semplici, libere e inquiete, incapaci di trovare collocazione all’interno della società. Lo spettacolo è funambolico così come la vita di Teresa (Mariangela D’Abbraccio). La macchina scenica è una scatola nera dalla quale a sorpresa si materializzano oggetti animati e trabocchetti. I costumi, i travestimenti della “ladra” Teresa. Musiche e canzoni originali di Sergio Cammariere, sono la sonora colonna portante dello spettacolo. Il ritmo incalzante dello spettacolo, accompagna il viaggio frenetico di Teresa alla ricerca affannosa di una realizzazione personale che non sarà mai raggiunta.

“Teresa l’ho incontrata in un carcere nel ’69 – scrive Dacia Maraini – le ho parlato per due minuti e ho capito che era il personaggio che cercavo. Questo libro* si ispira, come ritmo, struttura narrativa, forza mimetica, ai grandi amori della mia adolescenza: i romanzi picareschi. Alla storia di Teresa ho aggiunto altre storie, sentite in altre prigioni durante la mia inchiesta sulle carceri femminili da Trieste a Palermo”. 

“Teresa la ladra” edito nel 2012 da Giulio Perrone, distribuito da Feltrinelli e corredato dal cd delle musiche dello spettacolo

Note di regia

Teresa la Ladra è il titolo che fu dato al film con Monica Vitti tratto dal romanzo di Dacia Maraini Memorie di una ladra e racconta la storia di una ladruncola buffa e disgraziata che attraversa gli eventi e la storia d’Italia dalla metà degli anni venti agli anni settanta. L’aspetto interessante è che gli effetti di tutte le grandi trasformazioni del paese attraverso la guerra fino al boom economico, sono raccontati nelle vicende di Teresa (personaggio ai margini della società) da l’angolazione di chi subisce inconsapevolmente, ne scaturisce dunque un racconto tragicomico irresistibilmente tenero.

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