Tennis, il progetto Lusy sceglie l’Intelligenza Artificiale

Alessio Sundas è convinto e crede in questo progetto perché l’intelligenza artificiale può fornire un contributo fondamentale al gioco del tennis dove la tecnica è basilare

Lo sport vuole adottare la tecnologia e sceglie l’intelligenza artificiale da applicare al tennis. Ma in che modo? Con il progetto Lusy, ideato da Alessio Sundas, manager sportivo, correggendo la tecnica del tennis e armonizzando mediante l’intelligenza artificiale i movimenti del giocatore. Il progetto Lusy sarà disponibile fra sei mesi circa perché lo staff che lavora all’iniziativa sta definendo gli ultimi accorgimenti. Ciò che occorre sono i piccoli passaggi per calibrare al meglio la tecnica del progetto Lusy che vuole stravolgere il tennis e, più in generale, lo sport italiano. Alessio Sundas è convinto e crede in questo progetto perché l’intelligenza artificiale può fornire un contributo fondamentale al gioco del tennis dove la tecnica assume un’importanza basilare. 

Alessio Sundas spiega il progetto Lusy

«Ho pensato all’intelligenza artificiale da applicare al tennis – commenta Alessio Sundas, manager sportivo e ideatore del progetto Lusy – perché molti atleti aspirano a questo sport ma il problema fondamentale è il movimento sbagliato. Voglio ricordare che molti tennisti (si parla di migliaia di sportivi) conferiscono una grande importanza soltanto alla preparazione atletica ed è uno degli aspetti sbagliati. Tutto ciò perché nel tennis è necessario prima imparare alla perfezione la tecnica e successivamente migliorare la parte atletica. Lusy, il nome del progetto dell’intelligenza artificiale nel tennis, corregge proprio i movimenti del tennista. Come si svolge tutto questo? Semplice. Viene applicata una telecamera sul campo da tennis e questa telecamera ripete il movimento del tennista. Quando ha ripetuto il movimento del giocatore Lusy osserva dove c’è l’errore commesso proprio dal tennista. Tutto questo è possibile perché viene messo in sovraesposizione il movimento tecnico dei giocatori storici che rappresentano la storia del gioco del tennis internazionale. Ed è proprio sulla base di quel movimento che possiamo vedere se è corretto oppure è sbagliato. D’altronde il movimento del gioco del tennis è quello: quando si colpisce la palla in campo perché il giocatore deve rimandarla nel rettangolo del suo avversario. Quando Lusy si accorge che il tennista esegue un movimento in maniera sbagliata emette un suono così è possibile correggere. Non solo. La sera stessa produce un modello di grafica per mostrare al giocatore dove e cosa ha sbagliato. Pensiamo di ripetere quotidianamente questa azione con l’affiancamento di Lusy che corregge i movimenti errati. È del tutto evidente che si arriva a un certo momento (nell’arco di qualche mese) in cui il giocatore ha perfezionato il colpo con la racchetta da tennis. A quel punto bisogna intervenire con il potenziamento muscolare per far sì che il colpo del tennista sia potente e forte. Ma noi abbiamo già risolto il 98 per cento dei problemi. Con questo progetto potremmo avere tanti atleti campioni perché proprio attraverso Lusy è possibile raggiungere risultati eccezionali».   

Francesco Fravolini   

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