Televisione, ‘Avamposti – Uomini in prima linea’

Sono quattro nuove storie, firmate da Claudio Camarca e realizzate da Stand by me in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri che saranno in onda dal 14 febbraio alle ore 21.25 e disponibili in anteprima da oggi su discovery+

Conoscere la quotidianità dei carabinieri aiuta a capire il lavoro delle forze dell’ordine. Se questo racconto è inserito in una narrazione coinvolgente, diventa uno straordinario momento per seguire le vicende della società. È nella serie televisiva ‘Avamposti – Uomini in prima linea’ che capiamo in prima persona quello che potremmo definire uno spaccato sociale del nostro Paese. La narrazione è protagonista delle città italiane dove dilagano leggi diverse e il malaffare, il degrado, il crimine. A ogni puntata c’è lo sguardo particolare rivolto verso il lavoro dei militari dell’Arma, dando modo di scoprire realtà complesse, violente, senza tralasciare di evidenziare l’umanità di questi uomini al servizio del Paese. Le storie di questa stagione fotografano la realtà di tutta l’Italia, dalle periferie del Nord di Milano e Torino fino ad arrivare a quelle del sud di Catania e Reggio Calabria, mostrando la vita di quei quartieri dove il carabiniere è visto dai criminali come un nemico da combattere, mentre invece per i cittadini onesti è un eroe di solidarietà e legalità.

Le quattro puntate

A Reggio Calabria c’è la guerra all’ndrangheta. È un’associazione di stampo mafioso diversa dalle altre, che vive nell’ombra senza ostentare la ricchezza che possiede. Gli uomini del comandante di stazione Amato conoscono il territorio e intervengono attraverso operazioni mirate, come quelle negli esercizi commerciali che subiscono il cosiddetto pizzo delle uova e piccole realtà in cui si spaccia droga. A Torino il racconto segue i carabinieri della stazione di San Salvario, il quartiere che sorge tra i portici mal frequentati della stazione ferroviaria e il nobile parco del Valentino. Si tratta di una zona di confine, in cui locali alla moda sono circondati da miseria e microcriminalità di strada e in cui non è mai semplice capire chi è la vittima e chi il colpevole. A Catania possiamo vedere l’avamposto della stazione dei Carabinieri di Nesima, vicino al quartiere di Librino, che negli ultimi anni è stato segnato da una guerra di stampo mafioso. Un territorio sofferto e complesso, in cui al dominio dei clan storici di Cosa Nostra, come i Santapaola o i Cappello, si affianca un sottobosco di associazioni criminali indipendenti, minori ma non meno pericolose. A Milano, a pochi chilometri dal Duomo, vivono e proliferano sacche di povertà e degrado, comandate da baby gang, spacciatori, rapinatori e da abusivismo. La lotta quotidiana contro episodi di microcriminalità comincia dai furti di biciclette fino allo spaccio di droga. In questo episodio gli uomini di Falivene sono alla ricerca di un uomo: un capopiazza dello spaccio evaso dai domiciliari. Una vicenda grave che mette a rischio il lavoro dell’intera stazione.

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