In Brasile la polizia ha fermato e arrestato un uomo con l’ accusa di aver piazzato esplosivo su un’autocisterna da far esplodere nei pressi dell’aeroporto di Brasilia per creare “caos” in occasione dell’insediamento, il primo gennaio, del presidente di sinistra Luis Inacio Lula da Silva, da poco eletto, in un voto contestato da molti sostenitori del presidente di destra uscente Jair Bolsonaro, di cui per altro ci si chiede in che misura le votazioni siano state condotte in maniera trasparente in riferimento ai suoi voti favorevoli.
Il suo scopo sarebbe stato di voler “creare caos” per “impedire l’instaurazione del comunismo in Brasile”. La deflagrazione di un paio di bombe, secondo il presunto terrorista arrestato, avrebbe dovuto innescare il caos, provocando lo stato d’emergenza che avrebbe fatto entrare in campo i militari, i quali, secondo il piano eversivo, avrebbero impedito o ritardato il passaggio del potere. Oliveira ha detto di aver sviluppato l’idea in novembre durante una delle quotidiane manifestazione di protesta a Brasilia davanti al comando militare, in cui si chiedeva l’intervento dell’esercito per impedire a Lula di prendere il potere.
Il presunto attentatore è stato arrestato dopo che il conducente dell’autocisterna ha notato l’ordigno.
L’uomo arrestato nel giorno di Natale è un estremista di destra sostenitore di Bolsonaro. Avrebbe anche tentato di attivare la bomba, che però non è esplosa, ha precisato la polizia.
di Marino Ceci