Il commento del Ceo di Fotovoltaico Semplice. Le indicazioni attuali su cui sta lavorando l’esecutivo prevedono l’intervento delle banche attraverso la compensazione con gli F24
Il blocco della cessione del credito del Superbonus genera problemi nel settore, rallenta la crescita economica, crea problemi a imprese e famiglie. «Arriva a 120 miliardi di euro – secondo i dati Enea – il valore delle detrazioni accumulate fino a oggi, pari a 2mila euro per ogni italiano con 372.303 immobili interessati». Per evitare questa spesa che potrebbe aumentare il debito pubblico interviene il Consiglio dei ministri mediante l’approvazione del disegno di legge che blocca la cessione dei crediti dei bonus edilizi e dello sconto in fattura.
Analisi del settore
Si chiude un’epoca storica bloccando anche gli enti pubblici dall’acquisto dei crediti incagliati. Su quest’ultimo nodo, definito dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti una «bolla da sgonfiare da circa 19 miliardi», le indicazioni attuali su cui sta lavorando l’esecutivo, che comunque rimanda a un nuovo tavolo di confronto, prevedono l’intervento delle banche attraverso il meccanismo della compensazione con gli F24. «Volendo vedere il lato positivo, seppur contenuto, la presa di posizione del Governo – commenta Daniele Iudicone, Ceo di Fotovoltaico Semplice, brand del Gruppo IMC Holding, punto di riferimento per le rinnovabili in ambito residenziale – pone maggiore chiarezza nel mercato, in particolar modo in merito al superbonus 90% e alle detrazioni dei nuovi bonus casa per i quali non erano ancora state aperte le cessioni da parte delle banche. Almeno si sa come operare. A prevalere sicuramente è l’amarezza, perché il meccanismo della cessione del credito, sicuramente migliorabile nella forma, stava generando un boom d’installazioni. Stiamo cercando di quantificare l’effetto sul mercato e cosa decideranno di fare i clienti interessati dallo stop attuale. In definitiva non si stanno aiutando le Pmi che operano nel settore».
Francesco Fravolini