Superbatteri. Si tratta di una categoria particolare di batteri resistenti agli antibiotici attuali e, quindi, molto pericolosi sia per l’uomo che per la flora e la fauna. Se prima si pensava che la loro apparizione fosse dovuta solo all’abituarsi dei batteri agli antibiotici utilizzati, oggi si hanno prove del fatto che il loro aumento sia dovuto anche al cambiamento climatico.
Il cambiamento del clima non porta solo a conseguenze visibili come l’aumento della temperatura e l’apparizione di fenomeni meteorologici di portata distruttiva. Porta anche conseguenze molto più insidiose e, in proporzione, molto più pericolose. Ossia proprio l’aumento dei superbatteri.
La notizia è stata rilasciata dopo la presentazione della ricerca al 29mo Congresso Europeo di microbiologia Clinica e Malattie Infettive di Amsterdam, dopo l’analisi dei dati provenienti da trenta paesi europei. C’era già stato uno studio simile, negli Stati Uniti d’America, che dimostrava proprio che l’aumento delle temperature in determinate zone portava all’aumento della resistenza dei batteri agli antibiotici.
Lo studio effettuato dall’Università Medical Center di Gottingen è stato effettuato con il preciso scopo di controllare se un effetto simile si verificasse anche in Europa. Dopo aver analizzato i dati provenienti da 30 Paesi che fanno parte della Rete Europea di Sorveglianza della Resistenza Antimicrobica, lo studio ha confermato la tendenza anche in Europa. Ossia che c’è una significativa correlazione tra l’aumento della temperatura e l’aumento della resistenza dei batteri agli antibiotici.
Si tratta di un problema serio a livello medico. Non a caso l’aumento della resistenza degli batteri agli antibiotici è una delle principali minacce per la salute globale secondo l’OMS. Ed effettivamente, se ci si pensa un secondo, è così. Cosa accadrà quando i batteri si adatteranno più velocemente agli antibiotici che utilizziamo di quanto la ricerca sia capace di trovare nuovi antibiotici?
Domenico Attianese