L’archeologia continua ad regalarci tesori di incommensurabile valore: resti di eccezionale valore sono stati riportati alla luce. La scoperta ha dell’incredibile sia per grandezza che per stato di conservazione. Tali strutture risalirebbero al V secolo A.C.
Scoperta resti archeologici Castiglion della Pescaia
La scoperta è avvenuta durante la terza campagna di scavo nei pressi della cittadina del centro Italia e ha portato alla luce un resto eccezionale sia per grandezza che per stato di conservazione.
Il progetto di ricerca, che si è concluso l’11 giugno, aveva come scopo quello di ricostruire le sponde antiche del lago Prile e localizzare eventuali strutture etrusche.
In seguito a scavi, carotaggi e prospezioni geofisiche, si è portata alla luce un nuovo sito archeologico in località Badia Vecchia, vicino a Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto. Dagli scavi eseguiti si è riusciti a far riemergere una terrazza monumentale di 600 metri posta sulle rive del vecchio Prile. Il belvedere si compone di un ben conservato muro composto da blocchi di altezza di circa 2 metri, costruito con tutta probabilità, secondo le datazioni iniziali, verso il V secolo avanti Cristo. Un reperto eccezionale e che va ad arricchire la Toscana, regione già piena di reperti etruschi. La nuova area archeologica farebbe parte nientemeno che dell’insediamento etrusco di Vetulonia. Inoltre sulla terrazza vi sono degli ambienti, probabilmente magazzini e case utilizzate fino al II secolo avanti Cristo.
Elena Nappi e Walter Massetti, rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura, si sono detti entusiasti: “Grazie anche a questa terza campagna di scavi potremo potenziare l’azione educativa che i siti archeologici possono svolgere per avvicinare il pubblico dei più giovani ai tesori culturali”.
La nostra epoca ha la fortuna di avere una solida coscienza storica e rispetto del passato, anche se talvolta insufficiente, affinché si dia il giusto valore alla ricchezza del passato.