La pacifica invasione degli Storni rosei

Nelle ultime settimane l’Italia e altre nazioni europee sono state protagoniste della pacifica invasione di una specie molto ambita da birdwatcher e fotografi: lo Storno roseo (Pastor roseus). Questo uccello somiglia fortemente allo Storno comune (Sturnus vulgaris), specie molto diffusa in Italia e appartenente alla stessa Famiglia, gli Sturnidae. Si riconosce però facilmente per il piumaggio bicolore nero e rosa negli adulti, più intenso nei maschi, apparendo come uno Storno con la “maglietta” rosa. Anche il becco è rosa con la parte basale nera. Le femmine possiedono un colore meno brillante mentre i giovani hanno un piumaggio più bruno, senza rosa, simile ai giovani Storni comuni. E’ facile osservarli sugli alberi di ciliegio e di gelso essendo ghiotti di ciliegie e di more, spesso imbrancati con gli Storni comuni, ma per il loro piumaggio sono facilmente individuabili.
Lo Storno roseo nidifica nell’area russa e caucasica e in Asia ma è soggetta a ciclici movimenti erratici a carattere irruttivo di una certa consistenza verso l’Europa occidentale. Questi movimenti avvengono in primavera, con cadenza irregolare, non tutti gli anni, e sembrano essere legati a stagioni particolarmente prolifiche e alla conseguente sovrappopolazione. Spesso, in seguito a queste invasioni, che coinvolgono anche migliaia di individui, si formano piccole colonie riproduttive nelle zone interessate, Italia compresa. La precedente migrazione di massa della specie nel nostro paese è avvenuta nel 2018. Dai dati registrati sulla piattaforma Ornitho, che raccoglie le segnalazioni ornitologiche e faunistiche in Italia, quest’anno le zone interessate sono state quelle del Nord, specialmente Veneto, Friuli e Lombardia, con segnalazioni sporadiche in Centro Italia e in Puglia

Mappa delle osservazioni 2020

Daniele Capello

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