STORIA DEL PANE ROMANO

UN VIAGGIO NEL TEMPO

Torniamo a conversare con il responsabile della magica Hostaria Antica Roma, sulla via Appia Antica, che sempre ci delizia con le storie culinarie dal passato.

Oggi ci immergiamo in uno degli alimenti più antichi e preziosi dell’Antica Roma: il pane. Sebbene possa sembrare un cibo semplice, il pane romano ha una storia straordinaria che coinvolge non solo le tecniche di panificazione e le farine utilizzate, ma anche una varietà sorprendente di pani, ognuno con il suo significato e destinazione. Scopriamo insieme la storia del pane romano, le diverse farine impiegate e un ricco elenco delle varietà di pani offerti dai fornai romani, accompagnati dalle parole di autori celebri dell’epoca.

Il pane, come parte integrante della dieta romana, non nacque con la città. All’inizio, i Romani si nutrivano principalmente di polente a base di farro, un cereale antico, e di focacce semplici. Solo successivamente, grazie ai contatti con altre culture come quella greca ed egiziana, il pane lievitato fece il suo ingresso a Roma, trasformando profondamente le abitudini alimentari della popolazione.

Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, racconta come gli Egizi furono i primi a usare il lievito per produrre un pane soffice e leggero, un’arte che i Romani adottarono e perfezionarono. A partire dal II secolo a.C., con la comparsa delle panetterie pubbliche, la panificazione divenne una professione specializzata e il pane divenne un alimento quotidiano in ogni casa.

Ma la storia continua, nei prossimi articoli sul tema del pane!

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