Gli Stati Uniti D’America si ritirano dagli accordi di Parigi

Donald Trump ha deciso di fare un altro passo indietro per quanto riguarda la lotta, che non vuole fare, contro il cambiamento climatico. L’amministrazione di Donald Trump, infatti, dopo l’annuncio del Presidente, ha presentato i documenti per far ritirare gli Stati Uniti d’America dagli accordi di Parigi. Accordi che prevedevano la riduzione dei gas serra dal 2020.

Mike Pompeo, segretario di Stato, ha affermato che questa scelta è stata fatta per “seguire un modello realistico e pragmatico”, ma in realtà non lo è. Gli Stati Uniti sono il secondo più grande paese per responsabilità nelle emissioni di CO2, vista la quantità di compagnie petrolifere che ne fanno parte.

Il ritiro dall’accordo è stato anche giustificato dal fatto che l’accordo stesso avrebbe imposto “ingiusti oneri economici”, parole di Pompeo, agli Stati Uniti. Il ritiro sarà effettivo dal 4 novembre 2020, ma la cosa potrebbe cambiare se alle presidenziali 2020 un altro presidente verrà eletto.

Di contro, invece, Macron e Xi Jimping hanno firmato, a Pechino, un documento per quanto riguarda l’irreversibilità, e quindi la necessità, degli accordi di Parigi. D’altronde, vista l’idea degli USA di abbandonare gli sforzi per combattere il cambiamento climatico, l’asse Euro-Cinese sarà essenziale, e l’unico, per ridurre le emissioni di CO2 a livello mondiale.

Contemporaneamente alla firma dell’irreversibilità dei patti, poi, sono anche stati firmati nuovi impegni per il 2030 e per il 2050, stringendo la cooperazione tra Europa e Cina e aumentando gli impegni con nuovi accordi. Il pianeta si sta letteralmente sciogliendo e, di conseguenza, l’elezione di un presidente che non sia Trump alla Casa Bianca non è solo una speranza per li USA, ma per il mondo intero.

Domenico Attianese

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