Lo Stambecco, il Re delle Alpi

Lo scorso 21 marzo il Parco delle Alpi Marittime, in provincia di Cuneo, ha festeggiato il centenario della reintroduzione dello Stambecco sulle Alpi cuneesi. Lo Stambecco delle Alpi (Capra ibex) è un mammifero della Famiglia dei Bovidae ed è parente stretto del progenitore delle capre domestiche. Il maschio si riconosce per le tipiche grandi corna ricurve che presentano gli anelli di crescita, contando i quali si può determinare l’età degli individui. Le femmine possiedono a loro volta un paio di corna di dimensioni decisamente inferiori. A differenza di cervi e camosci, dotati di palchi caduchi, le corna degli stambecchi sono invece strutture permanenti ossee, ricoperte di una sostanza cornea e si accrescono tutta la vita.
Nel XV secolo la specie era diffusa su tutto l’arco alpino ma a metà dell’Ottocento ha rischiato l’estinzione, salvata grazie all’istituzione della “Riserva reale di caccia del Gran Paradiso” nel 1856 da parte del re Vittorio Emanule II. Questa divenne poi il primo parco nazionale italiano: il Gran Paradiso, istituito nel 1922. Lo Stambecco era cacciato principalmente per le presunte proprietà mediche nella medicina popolare: le corna erano usate per curare l’impotenza e il sangue per i calcoli renali.
Dopo una prima reintroduzione fortunata in Svizzera, nel 1920 lo Stambecco viene reintrodotto anche nelle Alpi Marittime, nella Riserva di Valdieri-Entracque. Il progetto non parte bene: i primi 5 individui muoiono dopo poche settimane, forse debilitati dal lungo viaggio dal Gran Paradiso. Solo nel 1927 vengono avvistati i primi giovani, primo successo del progetto. Le reintroduzioni proseguono fino al 1933, liberando in tutti 25 animali. Centocinquant’anni dopo, si può affermare senza timore di smentita che il progetto di salvare lo Stambecco delle alpi dall’estinzione sia riuscito: sulle Alpi Marittime sono presenti circa 800 individui mentre su tutto l’arco alpino sono stimati più di 50.000 animali. La specie è stata introdotta infatti anche in altre zone come Francia, Austria, Slovenia e in aree extra-alpine come la Bulgaria.

Per approfondire: http://www.areeprotettealpimarittime.it/news/968/sabato-21-l-centenario-del-ritorno-dello-stambecco

Daniele Capello

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