“…E l’Aquila raggiunse il sole…”, lo spettacolo tanto atteso che si è svolto nello stupendo scenario del Teatro del Porto di Tropea, è stato un successo annunciato ed ha entusiasmato il pubblico e la critica locale. Testo, regia ed interpreti sono stati applauditi lungamente. Sono previste diverse repliche, probabilmente, un tour a Roma.
Con Franco Cimino, don Mottola – Giulia Romano, Irma – Federica Valotta, Poverella – Pasquale Lo Torto, Operaio – Sophia Romano, Maria – Fortunato Cugliari, Taddeo -Noemi Di Costa, Nobildonna – Stefano Maria Nardo, Capomastro.Assistente alla Regia, Gliulia Romano – Regia Loredana Corrao. Ensemble: Antonella Furfaro – Arianna Carchedi – Chiara Facciolo – Fatima Porcelli – Giorgia Mercadante – Giulio Barillaro – Lucia Fabiano – Maria Luisa Facciolo – Mariarosa Monteleone – Marta Falduto – Martina Tegano – Pamela Lo Muto – Samuele Colombo – Silvana Terranova – Sofia Pugliese. Organizzazione Paolo Ceraso e Maria Calabretta.
Si è svolta al Teatro del Porto di Tropea la commedia musicale in due tempi …E l’Aquila raggiunse il sole…, testo e musiche del maestro Vincenzo Laganà, sulla strada della popolarità. Un successo annunciato per i circa i quattrocento spettatori assiepati in ogni ordine di posti e per la critica che ha apprezzato questa iniziativa certamente molto impegnativa, portata in scena in soli due mesi di intenso lavoro.
Ai comandi di regia Loredana Corrao, già impegnata a Roma nella direzione di due compagnie teatrali (Felicemente attori e Guarner Bros), quindi non nuova a simili progetti, coadiuvata da Giulia Romano, figlia del celebre attore comico Pietro, che, oltre a recitare ha allestito le scenografie e firmato anche le coreografie.
Tutti bravi, dunque, i circa quaranta attori che vi hanno preso parte, con la presenza di qualche professionista, la stessa Giulia Romano, Noemi Di Costa e Federica Valotta, quest’ultima lavora con la Compagnia Teatro Popolare Vibonese ed è attrice e allieva nella scuola di Teatro Fughe Organizzate.
Mirabile l’interpretazione di Franco Cimino, già conosciuto per le doti artistiche come attore in altre commedie musicali quali “E sulle onde viaggiò” o nel film “Non per tutti è Natale” ma, innanzitutto, come cantante. Apprezzabile, inoltre, l’interpretazione di Pasquale Lo Torto presente anche nello spettacolo “E sulle onde viaggiò”, con la sua oramai acclamata spontaneità recitativa.
Il successo di questa commedia musicale, tuttavia, deriva dalla passione per il teatro: è questa che sorregge le fatiche, solleva gli umori anche nei momenti più difficili e decreta successi e flop di ogni attività artistica.
Il “libretto” , che abbiamo apprezzato, narra la storia di un sacerdote di Tropea, il Servo di Dio don Mottola, scomparso nel 1969 in odore di santità. Dopo cinquant’anni, in occasione dell’Anno Mottoliano (1 gennaio, 31 dicembre 2019), è in corso la causa di beatificazione. La storia adattata per un pubblico senza età ed inserita in un periodo che rispecchia i nostri tempi, racconta le vicende più esemplari che hanno contraddistinto la sua vita e che si possono riassumere nel soccorrere i poveri.
Il messaggio che si è voluto trasmettere con questo lavoro è di mantenere vivo il ricordo e l’esempio del caritatevole sacerdote tropeano il quale, con preghiere e opere concrete, ha alleviato le sofferenze di ammalati, anziani, bambini e famiglie bisognose di sostegno. Sono sue le fondazioni di una Casa della Carità a Tropea e dell’organizzazione religiosa degli Oblati e delle Oblate.
L’evento dello spettacolo …E l’Aquila raggiunse il sole… si è già attestato come un avvenimento tra i più importanti, tra i tanti, che seguiranno in questi mesi finali dell’Anno Mottoliano.
Pur essendo il Teatro del Porto di Tropea un’affascinante struttura, distesa sul mare, il numero dei posti, circa quattrocento, non sono stati sufficienti per soddisfare la domanda di tutti coloro che volevano assistere al “live” e, quasi sicuramente, sarà replicato in alcune scuole di Tropea e dei dintorni. Inoltre, voci di corridoio già parlano di un tour in varie città della Calabria e poi, addirittura, a Roma.
Le richieste sono tante.
Bruna Fiorentino