Il social network “etico” e amante dell’ambiente: kilometro zero, rispetto dell’identità digitale delle persone
Sblind rispetta le caratteristiche per tutelare l’ambiente: kilometro zero, sostenibilità, rispetto dell’identità digitale delle persone. Sblind è il primo social network geolocalizzato, senza algoritmi di profilazione e contenuti aggressivi, violenti o irrispettosi. Non solo. Vuole lanciare sfide coraggiose come il Social Time, la limitazione del tempo massimo di utilizzo del social, e contribuisce alla compensazione di CO2, migliorando la qualità del pianeta grazie ad azioni digitali, concrete e certificate. Scendiamo nel dettaglio e leggiamo l’analisi del settore realizzata da uno studio condotto da Social Warning, progetto del Movimento Etico Digitale creato per rendere consapevoli ragazzi e genitori attraverso una rete capillare di formatori-volontari in tutta Italia. «Il 51% dei ragazzi – si legge nel Documento – tra i 15 e i 20 anni è a disagio nel prendersi una pausa da web e social e verifica lo smartphone in media 75 volte al giorno. Il 7% lo fa addirittura fino a 110 volte al giorno. Il 52% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni ha cercato di ridurre la quantità di tempo trascorso online, senza però riuscirvi. Il 33% dei teenager definisce il proprio utilizzo dello smartphone “eccessivo”. Un adolescente in media dovrebbe dormire 8-10 ore al giorno (fonte American Academy of Sleep Medicine): il 40% degli intervistati ha dichiarato di perdere ore di sonno perché rimane connesso di notte su smartphone, console o pc».
Il ruolo di Sblind
Sblind (www.sblind.com) è una startup nata dall’intuizione di un gruppo di imprenditori e manager bergamaschi per colmare un vuoto creato proprio dall’evoluzione globalizzante dei Social più diffusi al mondo. Il nuovo “sustainable network” non prevede algoritmi di mappatura e cookies pubblicitari, non cede dati a utenti terzi, non ha un modello di business legato direttamente all’utente e limita l’utilizzo della piattaforma stessa a massimo 90 minuti al giorno al fine di combattere le dipendenze digitali. Anche il concetto storico di “Influencer” è messo in discussione da Sblind, che ha coniato il termine “Lovers”: si tratta delle persone più importanti nelle nostre vite e sono al massimo 100 per ogni utente iscritto.
Francesco Fravolini