Smithsonite: caratteristiche e usi

La smithsonite è una pietra che appartiene al gruppo della calcite ed è usata per estrarre lo zinco; è abbastanza comune che i suoi cristalli siano collezionati dagli appassionati.

Perfetta da usare quando si sente il bisogno di dover attingere dalle forze dell’universo.

Da un punto di vista spirituale, è ideale per sentirsi parte delle forze universali sia quelle legate ai regni celesti sia a quella terrestre.

Questa singolare pietra interviene a guarire le ferite emotive di coloro che hanno sofferto per amore e di chi è stato ferito o trascurato.

I cristalloterapeuti la consigliano quando c’è un crollo emozionale o nervoso. La smithsonite, inoltre, aiuta ad individuare le priorità della vita e a combattere l’insofferenza emotiva, oltre che a sciogliere i sintomi fisici dello stress.

Essendo una pietra che si può trovare in vari colori, ogni colore serve per lavorare su un punto specifico.

Quella di colore giallo opera sul terzo chakra, ossia sui sentimenti non metabolizzati; quella rosa e magenta interviene sul chakra del cuore, per poter lavorare sui sentimenti; mentre quella di colore azzurro lavora sul chakra della gola, insegnando a comunicare i propri pensieri e sentimenti.

Dal punto di vista fisico, la smithsonite rilassa la tensione muscolare, non solo quella provocata dallo stress, ed è consigliata, per esempio, in caso di travaglio.

Se usato come ciondolo all’altezza del cuore, questa pietra aiuta a superare le ferite amorose, specie se quella di colore rosa.

In cristalloterapia è perfetta per chi ha bisogno di riprendersi da un crollo nervoso, specie quella gialla.

In caso di dolori muscolari va posizionata sul muscolo in tensione o dolorante e va lasciata agire per il tempo necessario.

Benedetta Giovannetti

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