Se son rose… voleranno

Di

Marino Ceci

I tempi cambiano ed effettivamente sembra che con esse debbano cambiare anche i modi di dire. Se un tempo si diceva che le rose fioriranno, sembra che adesso possa generare più risonanza mediatica farle volare via, con calci o mani, a seconda del proprio estro. 

La Rosa è un genere della famiglia delle Rosacee e comprende oltre 250 specie, di cui la più comune è la Rosa Canina, dal greco antico, rhódon, riconducibile ad una radice iranica wr̥dho, spina.

Proprio quest’ultima è stata la grande protagonista degli ultimi giorni. 

Tra diretta, notiziari, video, meme e immagini, è risultato difficile se non impossibile sottrarsi alle notizie da quel di Sanremo. Capofila di queste sembra essere stata la performance di Blanco sul palco dell’Ariston.

La ragione?

Premesso che l’obiettivo ascolti possa già rivelarsi una sufficiente spiegazione per buona parte delle domande sul festival, a voler approfondire la questione (in assenza di altre domande più arcane da porsi), la flower stylist del Festival di Sanremo spiega che i calci ai fiori sul palco dell’Ariston del vincitore della scorsa edizione erano stati organizzati per replicare il videoclip del suo nuovo singolo in cui distrugge per l’appunto delle rose verso la fine del video. Non a caso le rose della scenografia floreale durane la sua esibizione erano senza spine, perché potesse distruggerle senza arrecare danni a se stesso. Verità o casualità, in fondo poco cambia.

Pur tuttavia, se nessuno è rimasto indifferente, ancor meno lo è stato chi quei fiori li accompagna come figli, dal seme alla fioritura. 

Terlizzi partecipa tra gli altri, agli allestimenti floreali di Sanremo, e da qui nasce l’invito del sindaco Michelangelo de Chirico affinché il cantante venga a trascorrere una giornata al Mercato dei fiori di Terlizzi. 

«Il gesto sprezzante di ieri sera a danno delle rose rosse che aggraziavano il palco di Sanremo non ha reso onore all’arte musicale e alla sensibilità di Blanco, pur molto apprezzate. Come sindaco di Terlizzi, città dei fiori, non posso non evidenziare che l’esaltazione di qualsiasi forma artistica, sia essa musica o una composizione floreale, passa attraverso il rispetto della fatica, della sensibilità e della esperienza che c’è dietro ogni creatura, un testo musicale, una melodia, un fiore, una composizione. In diretta dal mercato dei fiori di Terlizzi, con orgoglio tra i commercianti e i produttori che anche a quest’ora stanno lavorando per esportare bellezza nel mondo, Sanremo compreso – il sindaco chiosa con l’ ”affondo” – parte il nostro invito a Blanco a venire a visitare le nostre serre, il nostro centro per la valorizzazione e commercializzazione del fiore e, magari, a cantare tutti insieme una tra le sue tantissime belle canzoni, in segno di riconciliazione tra due forme artistiche che, insieme, donano bellezza al mondo».

Allora che volino rose slegate da meccanismi di audience o pubblicità, possibilmente integre, senza calci ma con gentilezza o almeno, Arte… .

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