Se sei amico del mio nemico tra noi è finita. Quante volte siamo costretti a subire le pretese di lasciare un amico in comune a causa di una lite? In quante occasioni dobbiamo bruscamente interrompere un legame per noi importante, per via del risentimento rabbioso del litigante? O ancora peggio ci districhiamo tra i due furtivamente, frequentandoli a fatica separatamente, facendo attenzione a non essere scoperti e a non urtare uno dei due.
Una condizione, questa, diffusa non soltanto tra i banchi di scuola delle elementari, ma tra gli adulti, purtroppo vittime di atteggiamenti puerili e il più delle volte scatenanti furiose liti. Tutto ciò accade sia nel mondo virtuale, dove il “ti banno” equivale al “se comunichi col mio nemico vuol dire che non mi rispetti, quindi la nostra amicizia finisce qui”.
Come mai succede questo? Probabilmente la paura di essere abbandonati è radicata in ognuno di noi, sta di fatto che questa triste abitudine è davvero molto diffusa.
“Sei tu uno schiavo? In tal caso non puoi essere amico. Sei tu un tiranno? Allora non puoi avere amici”, potrebbe cadere a fagiolo questo estratto di “Così parlò Zarathustra/Parte prima/Dell’amico”, di Friedrich Nietzsche, poiché forse l’amicizia è la vera prova della libertà personale e del proprio potere personale (carisma), atti a non vanificare il significato autentico dei legami, i quali non dovrebbero essere vincolati da un contratto, né da circostanze di comodo o esistenziali. “Di tutte le cose che la sapienza procura in vista della vita felice – scriveva Epicuro – il bene più grande è l’acquisto dell’amicizia”. Dopotutto, “l’amicizia migliora la felicità e abbatte l’infelicità, col raddoppiare della nostra gioia e col dividere il nostro dolore.” (Cicerone).
Quella di Shakespeare è senza dubbio la migliore delle citazioni da apporre per la più adeguata delle conclusioni di questa sana riflessione sul valore dell’amicizia: “Tu trami ai danni d’un amico se, sapendo che ha ricevuto un torto, fai il suo orecchio estraneo ai tuoi pensieri. Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio. Ama tutti, fidati di pochi,non fare torto a nessuno”.
Eleonora Giovannini