“La crisi del Covid 19 ha messo in luce le carenze della nostra Medicina: il progresso biotecnologico se da una parte ha avuto successi indiscutibili, dall’altra ha fallito nella capacità di porgere la mano a chi soffre”. Così si legge nella pagina web istituzionale www.scuoladippocrate.life nella sezione intitolata “Scuola”. Ed infatti è proprio della scuola ispirata ad Ippocrate che si vuole parlare.
“Nella nostra Scuola – si legge sempre nella home page – vogliamo formare una nuova figura di terapeuta, nel senso più ampio del termine. L’obiettivo è curare il paziente tenendo conto della sua unicità, della sua storia e dell’ambiente in cui è inserito. Per ottenere questo la Medicina e la Psicologia si devono aprire al confronto con altre discipline mai considerate finora”.
Un vero e proprio cambio di paradigma dunque che richiede una formazione più olistica di chi si propone di portare aiuto a chi versa in stato di sofferenza sia fisica che psichica. Da qui il concetto di de-specializzazione che si lega alla Scuola di Ippocrate.org. La specializzazione ha fatto sì che l’essere umano venisse considerato in singole parti, come se l’una non fosse intimamente collegata all’altra, facendo perdere di vista la visione d’iniseme.
Invece il nuovo terapeuta, secondo il proposito di questa neo scuola di formazione deve essere colui/colei che:
1. possa scegliere i percorsi terapeutici assieme a chi chiede aiuto in maniera libera (che presuppone la necessità di una formazione filosofica ed epistemologica);
2. sappia riconoscere e rispettare in ogni essere umano un’anima (le emozioni e i sentimenti) e lo Spirito (i valori e la coscienza);
3. sappia attingere a tutte le recenti conoscenze del rapporto fra psiche e corpo e mente e cervello;
4. possa attingere direttamente alle conoscenze della scienza medica ma anche della biochimica e della biofisica;
5. possa affrontare e scegliere anche fra le medicine complementari utilizzando un criterio scientifico;
6. non sia condizionato da interessi economici ed ideologici di qualsiasi tipo pur dovendosi sviluppare in un ambito in cui questi inevitabilmente esistono. (devono quindi esser riconosciuti per non interferire);
7. sappia affrontare le recenti acquisizioni di medicina quantistica in biologia e medicina.
8. sappia valorizzare gli apporti collettivi quali quelli espressi dalla Medical Community già esistente in Ippocrateorg e che si esprimeranno con comunità analoghe nell’ambito psicologico costruite, ovviamente, su diversi presupposti
Una sfida complessa che non può prescindere da una certa scala valoriale umana dove il medico è chiamato in prima persona a mettersi in discussione. Ovviamente in parallelo a questa rivoluzione copernicana d’impostazione, si muove anche il corpo docente che attinge pure oltre i confini nazionali. Prevista la partecipazione di Erik Baars (Paesi Bassi) con lezioni sul modello bio-psicosociale-spirituale in medicina, come anche di Federico Faggin di Palo Alto (USA) e di Giovanni Maio da Freiburg, Germania. La scienza quindi andrà coniugata con conoscenza e coscienza. Per chi fosse intenzionato a saperne di più, questo è l’indirizzo e-mail a cui fare riferimento: info@scuoladippocrate.life