L’Ara di Spix (Cyanopsitta spixii) é un grande pappagallo di origine sudamericana che é ritenuto estinto in natura. Allo stato selvatico viveva nella foresta amazzonica brasiliana ma l’ultimo maschio conosciuto morì nel 2000. I motivi della sua scomparsa sono state principalmente la caccia, la deforestazione e il commercio degli individui come animali da compagnia. Questo pappagallo era infatti molto ambito per le sue grandi dimensioni, intorno ai 55 cm e il suo splendido piumaggio con varie tonalità tra l’azzurro e il celeste.
Le speranze però non sono del tutto perse. Infatti per scongiurarne l’estinzione si é avviato negli anni ’90 un progetto di salvaguardia da parte dell’Istituto brasiliano dell’ambiente e delle risorse naturali rinnovabili. Il Progetto “Ararinha Azul”, realizzato insieme a BirdLife International , Birds International, il WWF Brasile e la Federazione Americana di Avicoltura, prevede la riproduzione in vari istituti e centri di allevamento in diverse aree del mondo.
Nonostante qualche discordanza di vedute tra le diverse parti, il progetto che nel frattempo é passato sono la gestione del “Gruppo di Lavoro per il Recupero dell’Ara di Spix”, sta portando i primi importanti risultati. Nel 2020 una cinquantina di Ara di Spix sono state trasportate dalla Germania al Brasile e dopo un periodo di ambientamento sono state alloggiate in una voliera costruita nella foresta come ultimo passaggio prima della reintroduzione in natura.
Per approfondire:
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Daniele Capello