La Saturnia del pero, conosciuta scientificamente come Saturnia pyri, è la falena più grande d’Italia e d’Europa, rappresenta un esempio affascinante della biodiversità del nostro paese. Con un’apertura alare che può superare i 15 centimetri, questa falena è facilmente riconoscibile per le sue dimensioni imponenti e la bellezza dei suoi colori.
Descrizione, caratteristiche, habitat e distribuzione
La Saturnia del pero presenta un’apertura alare che varia tra i 10 e i 15 centimetri, ma in alcuni esemplari può raggiungere i 17 centimetri. Le ali sono decorate con motivi complessi e colori che variano dal marrone al grigio, ornati da quattro distintivi ocelli, due su ciascun’ala. Questi ocelli, simili a occhi, hanno una funzione difensiva, spaventando i predatori potenziali.
Il corpo della falena è robusto e coperto di peli densi. La femmina è generalmente più grande del maschio e presenta antenne meno sviluppate rispetto a quelle del maschio, che sono invece piumate per facilitare la ricerca di feromoni emessi dalle femmine durante la stagione riproduttiva.
La Saturnia del pero è diffusa in diverse regioni d’Europa, dal sud della Francia all’Italia, e fino ai Balcani. Preferisce boschi, frutteti e giardini, dove sono presenti i suoi alberi ospiti preferiti, come il pero, il melo, e altre specie di rosacee.
Il ciclo vitale della Saturnia del pero è affascinante e comprende quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. La femmina depone le uova in primavera sui rami degli alberi ospiti. Le larve, di colore verde brillante con macchie nere e azzurre, emergono dopo circa due settimane e iniziano a nutrirsi delle foglie. Questa fase dura circa un mese, durante il quale le larve passano attraverso diverse mute, crescendo notevolmente di dimensione.
Dopo l’ultima muta, la larva si trasforma in pupa all’interno di un bozzolo setoso e robusto, che spesso si attacca alla corteccia degli alberi. La fase pupale può durare diversi mesi, e gli adulti emergono generalmente all’inizio dell’estate.
La Saturnia del pero gioca un ruolo importante negli ecosistemi naturali, contribuendo alla biodiversità e fungendo da indicatore della salute ambientale. Le larve, sebbene possano causare danni alle piante ospiti in caso d’infestazioni massicce, fanno parte della catena alimentare, nutrendo una varietà di predatori naturali.
La Saturnia del pero non è considerata a rischio di estinzione, tuttavia, la perdita di habitat e l’uso di pesticidi rappresentano minacce potenziali per le sue popolazioni. La conservazione dei suoi habitat naturali e una gestione sostenibile delle aree agricole sono essenziali per garantire la sopravvivenza di questa specie, sia nel nostro paese, sia nel resto dell’Europa.
La sua presenza nei nostri boschi e giardini è un tesoro da proteggere e valorizzare.
By Rosa Maria Garofalo