Totò Schillaci, l’eroe di Italia ‘90

Dalla serie C2 alle “notti magiche” con la maglia azzurra: oggi compie 56 anni il bomber di Italia ’90 Salvatore “Totò” Schillaci. Nato a Palermo il 1º dicembre 1964, l’attaccante siciliano ha fatto tutta la gavetta delle serie minori professionistiche prima di approdare nel calcio di vertice. Dopo le giovanili nell’AMAT di Palermo, approda al Messina in serie C2 nel 1982. Nei sette anni tra le file giallorosse trascina la squadra siciliana in serie B dove, sotto la guida di Zdenek Zeman, segna 23 reti in una stagione.

Fa così il grande salto in serie A passando alla Juventus nel 1989. Con 15 gol in 30 partite conquista la Coppa Italia, la Coppa Uefa ma anche la maglia azzurra della Nazionale italiana, venendo convocato per il Mondiale che si sarebbe disputato in Italia nel 1990. Parte dalla panchina nella prima gara contro l’Austria ma entra nel secondo segnando dopo 4 minuti. Resta ancora in panchina nella partita successiva ma poi si prende la maglia da titolare segnando 6 gol nel torneo diventandone il capocannoniere: Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda, Argentina e Inghilterra le sue vittime. Vince il premio di miglior giocatore del torneo e a fine anno è secondo nella classifica del Pallone d’oro dietro al tedesco Lothar Matthäus. L’apice della sua carriera rimane quel Mondiale. Nei due anni successivi alla Juve non è altrettanto decisivo e viene ceduto all’Inter nel 1992, con cui gioca due anni e vince una Coppa Uefa ma senza acuti. Nel 1994 allora cambia tutto: si trasferisce in Giappone, primo italiano in assoluto, allo Jubilo Iwata, dove torna a segnare con regolarità diventando un idolo. Nel 1909, dopo diversi infortuni si ritira.

Dal 2000 gestisce a Palermo il centro sportivo per ragazzi “Louis Ribolla” dove si sono formati diversi ragazzi divenuti calciatori professionisti, tra i quali il nipote Francesco Di Mariano, attaccante attualmente in Serie B con il Venezia. Ha fatto anche l’attore in qualche occasione e ha partecipato nel 2004 a “L’isola dei famosi” dove è giunto terzo.

Foto da wikipedia

Daniele Capello

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