Salmonella nei prodotti Kinder. A Ravenna ricoverato un bimbo

A un dodicenne ricoverato in ospedale, isolato il batterio della salmonella  dopo aver mangiato un classico ovetto di cioccolato

Sembra essere arrivata  anche in Italia, l’infezione da salmonella che ha coinvolto l’industria dolciaria Ferrero. 

Agli inizi di Aprile, si è diffusa l’allerta per alcuni prodotti Ferrero contaminati da salmonella, uno dei più comuni agenti batterici isolati in caso di infezioni trasmesse da alimenti, che nasce nell’intestino di alcuni animali.

I casi segnalati sono stati  134 (105 confermati e 29 in fase di accertamento) in Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia. In Italia non erano  stati riportati casi di salmonella,direttamente connessi al focolaio belga.

Ma lo scorso 17 Aprile, viene pubblicata la notizia di un dodicenne di Ravenna, ricoverato in ospedale dopo aver mangiato un ovetto Kinder 

Anche la sorellina del piccolo, che aveva mangiato un ovetto della stessa confezione, ha accusato gli stessi sintomi ma in forma più lieve. Dolori addominali, nausea, vomito, dissenteria e febbre alta. La diagnosi dei sanitari è stata inequivocabile: salmonella

Il ragazzino è stato costretto ad alcuni giorni di ricovero, dove la terapia a base di antibiotici ha fatto il suo effetto e, nel frattempo, è scattato l’allarme ai carabinieri del Nas che hanno provveduto a sequestrare l’ultimo ovetto della confezione, da sottoporre ad analisi coi risultati attesi a breve. Nel frattempo la famiglia ha presentato un esposto in Procura.

 Tutto ha inizio a  metà dicembre, quando nello stabilimento belga di Arion, erano state trovate le prime tracce di Salmonella Typhimurium,  uno dei ceppi più frequenti.

Ferrero ha ammesso che fin dal 15 dicembre 2021 fosse a conoscenza della contaminazione da salmonella nello stabilimento belga ed è stato Laurence Evrard, portavoce di Ferrero Benelux a darne notizia, lo stesso giorno in cui Arlon è stato chiuso. Per quanto l’azienda attesti di avere bloccato i prodotti rischiosi confezionati fino a cinque giorni prima, motivo per cui avvertire le autorità belghe sarebbe stato superfluo e non necessario legalmente parlando

Sull’azienda sono cadute molte critiche, da parte delle associazioni di consumatori, per aver sottovalutato e taciuto la  situazione Il richiamo dal mercato è stato esteso anche ad alcuni prodotti italiani dopo l’allerta emanata dal Ministero della Salute: tra questi vi sono Kinder Sorpresa T6 Pulcini, Kinder Sorpresa Maxi 100g Puffi e Miraculous. Per le uova pasquali Kinder GranSorpresa prodotte interamente nello stabilimento di Alba non vi sarebbe alcun pericolo.

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